Che cosa intendiamo esattamente quando parliamo di cannabis sativa? La canapa può essere considerata cannabis sativa? Che effetti ha questa varietà di cannabis? È preferibile una coltivazione outdoor o indoor? Con questo articolo, che si propone di essere una mini guida semplice e alla portata di tutti sulla cannabis sativa, cercheremo di rispondere a queste e ad altre domande per soddisfare la maggior parte delle curiosità relative a questo ceppo di cannabis.
Sommario:
- Sativa: la genetica
- Cannabis: diffusione e specifiche
- Conformazione della pianta
- Coltivare la cannabis sativa
- Proprietà terapeutiche della cannabis sativa
- Cannabis sativa Vs Cannabis indica
- Strain famose di Cannabis sativa
Sativa: la genetica
Nel 1753, in Svezia, un botanico di nome Carl Linneus, dopo aver coltivato personalmente semi di cannabis e aver fatto numerose ricerche, classificò per la prima volta la cannabis sativa, come ceppo della famiglia delle Cannabinacee, all’interno di un libro di botanica specialistica, dal titolo ‘Species Plantarum’.
La cannabis sativa veniva coltivata negli Stati Uniti e in Europa a scopo prevalentemente industriale (canapa, tessuti, carburanti) e poco si parlava in effetti dei suoi effetti psicoattivi.
Alcuni anni dopo, un altro botanico, di nome Jean Baptiste Lamarck individuò un’altra varietà di cannabis, che venne classificata come cannabis indica.
Lamarck si soffermava su differenze di struttura dell’arbusto, di larghezza della foglia di marijuana, di crescita della pianta ma anche di effetti, sostenendo che nell’indica ci fosse un contenuto di THC decisamente superiore rispetto alla cannabis sativa.
Nel 1924, quindi circa due secoli dopo, un botanico russo di nome Janichewsky, individuò un ulteriore varietà di cannabis e propose una classificazione in tre specie principali:
- Cannabis sativa: alta fino a cinque metri e dalla forma piramidale, anche detta canapa.
- Cannabis indica: più bassa e ramificata. Anche detta canapa indiana.
- Cannabis ruderalis: alta non più di mezzo metro e completamente priva di rami. Anche detta canapa russa o canapa americana
In questa classificazione non veniva preso in considerazione l’effetto psicoattivo o il livello di THC presente nelle tre specie. Poco più di trent’anni dopo, due biologi, Small e Cronquist, proposero una nuova classificazione che metteva in primo piano le differenze sugli effetti psicotropi delle tre varietà, sottolineando che l’indica avesse un contenuto di THC un po' più elevato e la presenza di terpeni con capacità sedative più elevate di quelle contenuti nei terpeni della sativa o della ruderalis.
Certo, in quegli stessi anni, negli Stati Uniti ma anche altrove, si iniziava a sperimentare con la coltivazione di marijuana. Vennero ibridate varietà di cannabis diversissime, mescolati semi di canapa con semi di cannabis e mischiate piante con differente contenuto di THC.
Oggi, nonostante si dia per buona l’idea che ci siano ceppi di cannabis differenti tra loro e che la cannabis a dominanza indica, abbia realmente una struttura e degli effetti differenti dalla sativa, quando si parla di cannabis o di canapa (anche in termini legali) ci si riferisce a un’unica specie: la cannabis sativa.
Cannabis: diffusione e specifiche
Con il termine cannabis sativa ci riferiamo come abbiamo detto alla cannabis in generale, ma con lo stesso termine ci si riferisce anche alla canapa e alla cannabis light. È doveroso però fare delle precisazioni, le uniche che abbiano senso a livello legale, al di là della nomenclatura.
Possedere e coltivare semi di canapa industriale, è perfettamente legale purché il contenuto di THC nelle piante di cannabis non superi lo 0,6 %, come stabilito dalla legge 242.
Per quanto riguarda invece la distribuzione di cannabis light in Italia, è assolutamente legale, purché il contenuto di THC all’interno delle infiorescenze non superi lo 0,2%. Qualsiasi cannabis sativa con un contenuto di THC superiore allo 0,2% per la distribuzione e allo 0,6% per la coltivazione, è considerata cannabis illegale.
Se la canapa si è diffusa soprattutto per la produzione di carta, carburante, tessuti sostenibili, fibre e corde, la cannabis si è diffusa sia a scopo ricreativo che a scopo terapeutico. Infine, con la legalizzazione della cannabis light, le piante di cannabis, prima conosciute solo da pochi interessati, sono diventate oggetto di interesse e curiosità, stupendo per le proprietà benefiche e terapeutiche.
La cannabis sativa contiene più di duecento cannabinoidi. I più conosciuti sono il tetraidrocannabinolo (THC) che ha numerose proprietà benefiche ma anche effetti psicotropi, il cannabidiolo (CBD) completamente privo di effetti psicoattivi ma in grado di contrastare il dolore cronico, le tensioni muscolari e numerose altre patologie.
Infine, di recente scoperta e oggetto di numerosi studi, c’è il cannabigerolo (CBG). Si tratta di un cannabinoide non psicotropo, responsabile della sintesi di tutti gli altri cannabinoidi e in grado di contrastare i sintomi di numerosi disturbi. La reazione all’utilizzo di più cannabinoidi nello stesso momento da origine al cosiddetto effetto entourage.
Conformazione della pianta
La cannabis sativa è una pianta annuale ad arbusto, che oltre ad essere ormai coltivata in tutto il mondo, cresce anche spontaneamente in zone con climi temperati e tropicali. Le piante di cannabis hanno una lunga radice e un fusto che va dagli 80 centimetri ai cinque metri di altezza. Possono essere più o meno ramificate a seconda che si sviluppino più o meno in altezza.
La foglia di marijuana di questa varietà è molto fina e sottile. I fiori sono compatti e ricchi di tricomi, principali contenitori di principio attivo e di terpeni, responsabili oltre che dell’aroma delle varietà di cannabis, anche di potenziare le proprietà terapeutiche del cannabinoide dominante.
Nel complesso si tratta di una pianta molto delicata, che richiede cure particolari e costanti sia durante la fase vegetativa che durante la fase di fioritura.
Proprietà terapeutiche della cannabis sativa
La cannabis sativa ad alto contenuto di THC provoca un effetto molto energico, che stimola la creatività e la socialità e dà una sensazione di euforia diffusa.
Per questo suo effetto attivo, può essere assunta anche al mattino, a differenza della cannabis indica, che nel caso sia ad alto contenuto di THC, è preferibile assumere solo dal tardo pomeriggio in poi e prima di andare a dormire.
La cannabis light a dominanza sativa invece, contiene lo 0,2% di THC come previsto dalla legge vigente, è completamente priva di effetto psicoattivo, senza effetti collaterali ma al contrario ha diverse proprietà terapeutiche. È particolarmente indicata per stabilizzare il tono dell’umore e alleviare i sintomi da lieve depressione, aiuta a combattere lo stress e regala una dose di serotonina naturale a chiunque la assuma.
La cannabis terapeutica, in grado di attivare il nostro sistema endocannabinoide è un’ottima alleata contro gli attacchi di panico e dà una grossa mano nei periodi di stress eccessivo.
Alcuni studi si focalizzano sulla sua efficacia nel contrastare alcuni sintomi della sclerosi multipla e di alcune patologie neurodegenerative e del sistema nervoso.
Se ad alto contenuto di CBD, è in grado di contrastare il dolore cronico e le tensioni muscolari senza nulla invidiare alla cannabis indica.
Cannabis sativa Vs Cannabis indica
È evidente che ci siano delle differenze tra questi due ceppi di cannabis, ma non è possibile indicarne una migliore dell’altra. Tutto dipende da quello che stiamo cercando: per un effetto più attivante ed energizzante, può essere preferibile scegliere la cannabis sativa. Se invece si è alla ricerca di una varietà più distensiva e rilassante, meglio optare per la cannabis indica.
Se siamo coltivatori alle prime armi, ci converrà iniziare a sperimentare con la cannabis indica, che è più resistente e meno delicata. Se invece siamo coltivatori esperti e abbiamo la fortuna di beneficiare di un clima mite e mediterraneo, possiamo buttarci tranquillamente anche sulla cannabis sativa.
Può essere anche che vogliate sperimentare ibridando le due varietà di cannabis, se ci sapete fare è possibile.
Negli ultimi anni sono state create diverse di varietà di cannabis e di cannabis light, ce ne sono davvero per tutti i gusti e molte sono ibridi perfettamente bilanciati tra cannabis indica e cannabis sativa.
Ecco un elenco delle principali caratteristiche di questi due ceppi di cannabis:
Cannabis sativa:
- Arriva fino ai cinque metri di altezza,
- Si sviluppa più in altezza che in larghezza.
- La foglia di marijuana è estremamente fine.
- I semi di cannabis sativa impiegano diverse settimane per germogliare ma poi crescono molto velocemente.
- I raccolti sono molto abbondanti.
- È un tipo di tipo di cannabis più adatta alla coltivazione outdoor, purché in presenza di un clima non troppo rigido.
- È una pianta delicata e va coltivata quando si è già un po' esperti.
- L’effetto della cannabis sativa ad alto contenuto di THC è energizzante e euforizzante, può essere assunta anche dal mattino.
- Qualsiasi varietà di cannabis light sativa, non ha effetti psicotropi, ma mantiene proprietà energizzanti e fa bene all’umore.
Cannabis indica:
- Non arriva ai tre metri di altezza.
- Si sviluppa in rami molto ramificati, assumendo quasi la forma di un piccolo cespuglio.
- La foglia di marijuana è larga e spessa.
- I semi di cannabis indica impiegano pochi giorni per germogliare, poi crescono regolarmente.
- I raccolti sono un pò meno abbondanti di quelli ottenuti dalla cannabis sativa
- È molto adatta alla coltivazione indoor per la quale sembra fatta apposta.
- È abbastanza resistente e si adatta a coltivatori alla prima esperienza.
- L’effetto della cannabis indica ad alto contenuto di THC è estremamente rilassante, è consigliabile farne uso dal tardo pomeriggio e prima di andare a dormire.
- La cannabis light a dominanza indica non ha effetti psicotropi, mantiene effetti rilassanti e analgesici ed è un ottimo alleato contro insonnia e dolore cronico.
Coltivare la cannabis sativa
Le piante di marijuana a dominanza sativa hanno bisogno di molte ore di luce e di tanto calore, tendono ad essere un po' più delicate delle sorelle a dominanza indica, forse a causa dell’arbusto e delle foglie più sottili. Crescono bene con un clima tropicale e umido ma si adattano a un clima mediterraneo.
Data l’altezza che possono raggiungere, le piante di cannabis sativa sembrano essere più adatte alla coltivazione outdoor. La crescita in altezza di una pianta di canapa può essere contenuta solo da coltivatori esperti, magari posizionando una rete sulle piante e tenendo sotto controllo la crescita dei rami, che andranno piegati man mano che si sviluppano in modo da ottimizzare lo spazio.
La fioritura inizia con la diminuzione delle ore di luce, quindi verso fine agosto, inizio settembre (se non indotta artificialmente in indoor). Durante le prime settimane di fioritura le piante crescono ancora molto in altezza, fermandosi definitivamente intorno alla terza settimana.
È importante cambiare il nutrimento biologico tra la fase vegetativa e quella di fioritura, proteggere le piante da eventuale pioggia, neve e grandine nonché dalla presenza di parassiti.
Strain famose di Cannabis sativa
Negli ultimi anni, anzi negli ultimi decenni, sono state create decine e decine di varietà di cannabis sativa, che hanno decisamente fatto la storia, vincendo numerosi Cannabis Cup e ispirando i coltivatori di tutto il mondo. Vediamo insieme alcune tra le strain più celebri:
L’Ak-47 è una varietà di cannabis leggendaria, dal cui nome può essere semplice comprendere intensità e potenza. È una delle varietà di cannabis sativa più stabili che esista, tra le più semplici da coltivare e tra le più soddisfacenti in termini di resa.
È una strain a dominanza sativa ma ha al suo interno anche una percentuale di cannabis indica. L’Ak 47 è l’unica varietà ad aver vinto un Cannabis Cup per il suo essere perfettamente equilibrata in termini di effetti, proprio per la sapiente miscela di sativa e indica.
Terre di Cannabis ha creato una versione completamente legale dell’Ak-47. Si chiama Perla ed è tra le migliori infiorescenze di cannabis light in Italia.
Questa marijuana light, ibridata dal mastro canapicoltore dell’azienda, ha un’altissima concentrazione di CBD (20%) ed è molto ricca di terpeni aromatici, che le conferiscono un inconfondibile profumo terroso con sentori di legno di sandalo, cedro e pino. Il sapore è intenso e deciso con un piacevole retrogusto al palato.
Le cime sono di media grandezza, compatte, particolarmente resinose e di un bel verde brillante. La sua elevata percentuale di CBD fa sì che si riveli formidabile anche per contrastare disturbi dell’umore, attacchi d’ansia e stati di depressione. È ideale per essere vaporizzata a tutte le ore del giorno, aiuta a smettere di fumare e allevia i dolori muscolari e le tensioni fisiche.
Questa varietà di cannabis ha ricevuto numerosi riconoscimenti e vinto molte Cannabis Cup sia per i suoi effetti euforizzanti e rilassanti, che per il suo sapore fruttato con note speziate e pungenti.
Si tratta di un incrocio che ha origine tra diverse varietà di cannabis sativa provenienti dal Messico, dalla Thailandia, dall’India meridionale e dalla Colombia, con un contenuto di THC estremamente elevato. Tra gli anni settanta e gli anni novanta si diffonde in Europa e viene di nuovo ibridata con altri due ceppi di cannabis estremamente popolari, e perfezionata, diventando la celebre Silver Haze, che la maggior parte dei consumatori di cannabis conosce e apprezza.
Terre di Cannabis ne ha creata una versione completamente legale.
Volare questo è il suo nome, è una delle eccellenze della cannabis light coltivata in Italia. Conserva le migliori caratteristiche della Silver Haze, pur mantenendo il contenuto di THC inferiore allo 0,2%.
Le cime hanno un colore verde scuro con dei tricomi ben visibili, la consistenza è un po' appiccicaticcia per via della grande quantità di principio attivo (18%).
Aroma e sapore sono quelli della Silver Haze, con riconoscibili note speziate e pungenti. È particolarmente indicata per distendere i nervi, trattare la lieve depressione e gli attacchi di panico.
Si tratta di una cannabis sativa molto potente, con un contenuto di THC superiore al 21%.
Un incrocio tra due ceppi di cannabis sativa super strong: lemon skunk e amnesia haze. L’effetto è un “high” celebrale, euforizzante e psichedelico, che stimola la creatività e il buonumore. L’aroma è agrumato con note di limone, di muschio e di legno. Il sapore corrisponde all’aroma e lascia un retrogusto molto dolce al palato.
Questa varietà di cannabis esiste anche in versione marijuana light. La prima infiorescenza di Terre di Cannabis, coltivata ad un’altezza di circa 500 metri sul livello del mare, rappresenta l’ecotipo dell’azienda e si mantiene fedele alla sua ispiratrice.
Il suo nome è Riserva Opulenta, ha un aroma pieno e terroso, con note agrumate, muschiose e speziate. È in grado di regalare una piacevole sensazione di calma e rilassatezza e di stimolare sufficientemente la serotonina con il suo contenuto di CBD del 12%.
Se desiderate acquistare cannabis light, date un’occhiata al nostro sito web, dove potrete trovare Volare, Riserva Opulenta e la pregiatissima Perla, varietà di cannabis light ad alto contenuto di CBD. Tutte le nostre infiorescenze sono coltivate in Italia in modo biologico e certificato, senza l’utilizzo di pesticidi e metalli pesanti.
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