Usare un bong è tra le azioni più antiche legate all’abitudine di consumare cannabis. Ma sappiamo realmente come funziona? Scopriamo insieme qualcosa di più su questo affascinante strumento, vedremo nel dettaglio:
- Cos'è un bong?
- Come si usa il bong?
- Come si pulisce il bong?
- Qualità del vapore del bong
- Differenze tra bong e joint
- Effetti del bong
Cos'è un bong?
Il bong è uno degli oggetti più antichi utilizzati per consumare cannabis. Chiamato spesso anche pipa ad acqua, era molto popolare in India e in Africa e passando attraverso i secoli, è divenuto popolare in tutto il mondo.
Si tratta di un tubo con dei fori strategici. La pipa ad acqua è progettata per raffreddare il fumo ma anche per filtrarlo attraverso l’acqua e pulirlo da tutte le scorie, le sostanze tossiche e tutte le particelle calde derivanti dalla combustione.
L’acqua è il liquido principale che viene utilizzato anche e soprattutto per la sua reale capacità filtrante, confermata già dal 1991, come mostra questo articolo.
Il bong è progettato per far gorgogliare il fumo attraverso un liquido, c’è chi preferisce il tè, gli infusi di frutta, il vino rosso e in qualche caso estremo vodka o gin. Ma quali sono le singole componenti del bong?
Camera del bong: il tubo che contiene e raffredda il fumo una volta acceso il braciere. Va verso l’alto, l’estremità è aperta e funge da bocchino.
Braciere: è la ciotolina tondeggiante e spesso svitabile, all’interno della quale vanno inserite le infiorescenze precedentemente triturate. Alcuni bong sono disponibili con due o più bracieri di diverse dimensioni. Possono essere utili per chi è abituato a fumare sia da solo che in compagnia.
Frizione: anche conosciuta come “foro di carburazione” o semplicemente “carburatore”, è un piccolo foro che consente al consumatore di accumulare il fumo nella camera del bong. Alcuni bong non hanno il foro, il quel caso è il gambo stesso, che deve essere estratto per fare da frizione.
Gambo: è il tubicino rigido che consente al fumo di arrivare fino alla camera del bong e di filtrarlo attraverso l’acqua.
I bong sono disponibili in diversi materiali. Per quanto estremamente fragile e più complicato da pulire, il migliore materiale per una buona pipa ad acqua è sicuramente il vetro. Ne esistono anche in plastica, in propilene e in bambù trattato.
Alcuni bong hanno caratteristiche decisamente particolari, come per esempio i bong in vetro di Murano, una vera chicca tutta italiana. Ma quali sono quelli più ambiti da chi ama consumare cannabis?
Ice bong: sono progettati per essere utilizzati con il ghiaccio. La camera del bong non sale dritta come in quello normale ma si restringe al centro in modo da evitare che il ghiaccio che avete posizionato entri in contatto con l’acqua. Questo tipo di pipa ad acqua è in grado di riempire di fumo la camera del bong e filtrarlo attraverso l’acqua una prima volta e attraverso il ghiaccio una seconda volta. Il sapore della cannabis è ancora più intenso e pulito e il filtraggio delle sostanze indesiderate è doppio.
Mini Bong: piccolo e portatile, può essere tenuto in borsetta e tirato fuori all’occasione. La camera del bong è piccolina, perciò è chiaro che le capacità complessive siano inferiori a quelle di un formato standard, ma un mini bong fa sempre e comunque il suo dovere.
Come si usa il bong?
Anche se a prima vista può sembrare il contrario, fumare da un bong non è affatto complicato. Di seguito i movimenti essenziali da compiere per usare al meglio la vostra pipa ad acqua.
- Preparare la materia prima: la prima cosa da fare è sminuzzare accuratamente le infiorescenze di marijuana o marijuana light che vogliamo introdurre nel braciere. Può essere utile un trita erba professionale.
- Riempire la camera del bong di acqua: su alcuni bong troverete un comodo indicatore, in ogni caso riempite di acqua almeno fino a superare l’altezza del gambo.
- Riempire il braciere: assicuratevi di non pressare eccessivamente l’erba o la mista che avete preparato.
- Posizionare le labbra: alcuni bong hanno una cannuccia a parte, altri si utilizzano posizionando le labbra in cima al tubo che contiene l’acqua del bong.
- Accendere il braciere e nello stesso tempo, se presente, tenete premuta la frizione (che sia il foro di conduzione o il gambo estraibile).
- Inalare il fumo: è importante dare delle boccate piccole e graduali per inalare il fumo dalla camera. Può essere rischioso tirare in modo forte, soprattutto per chi è poco abituato a fumare da un bong.
Come si pulisce il bong?
È molto importante tenere pulito il bong, sia per mantenere intatto il sapore della cannabis durante l’utilizzo, sia per evitare di ingerire i residui tossici che vengono filtrati dall’acqua. Considerate che le varie parti del bong possono essere smontate per essere pulite meglio.
La cosa migliore è pulire la vostra pipa ad acqua dopo ogni utilizzo in modo da evitare che i residui si accumulino e si incrostino, rendendo la manutenzione molto più complicata.
Per pulirlo vi basterà seguire questi passaggi:
- Svuotate il braciere dai residui di cenere e svitatelo.
- Se il gambo è svitabile, svitate anche quello e pulitelo una prima volta con una bacchetta alla quale avrete avvolto intorno una garza.
- Riempite una bacinella di acqua bollente, sale grosso e bicarbonato e immergeteci la camera del bong (il tubo), il gambo e il braciere. Lasciateli in immersione almeno un’ora, poi risciacquate tutto con acqua calda.
- Man mano che risciacquate, assicuratevi che ogni residuo di resina venga via.
- Asciugate tutto con un panno di cotone e rimontate la vostra pipa ad acqua.
In caso di sporco ostinato potete usare una soluzione di aceto e bicarbonato per sgrassare. Ricordate sempre di risciacquare perfettamente prima del nuovo utilizzo.
Se vi preparate a fumare da un bong per una sessione lunga, è bene cambiare l’acqua ogni 8 tiri. Man mano che andrete ad inalare il fumo, l’acqua farà da filtro. Noterete quindi che sarà sempre meno trasparente, non appena diventa opaca, è ora di cambiarla (meglio non aspettare che diventi giallognola).
Qualità del vapore del bong
La pipa ad acqua è uno degli strumenti migliori per consumare cannabis o marijuana light. La qualità del vapore è molto più alta del vapore prodotto da un joint. Questa purezza, come abbiamo visto, è data dalla capacità dell’acqua di trattenere il fumo, filtrarlo attraverso la fase di “gorgogliamento” e restituirlo privo di elementi tossici.
Per una qualità del vapore ancora superiore, potete usare l’ice bong, garantendovi un doppio filtraggio grazie all’aggiunta di ghiaccio.
Differenze tra bong e joint
Fumare da un bong è sicuramente meno irritante per la gola rispetto a un joint. Anche il bong, come il joint, prevede combustione, che viene generata quando accendiamo il braciere. L’acqua del bong però, è in grado di raffreddare il fumo e filtrarlo, rendendo il sapore della cannabis molto più intenso e puro e restituendo il principio attivo privo delle sostanze tossiche generate dalla combustione.
Il joint, con il solo filtro di carta, non ha di certo la stessa capacità di filtraggio: la qualità del vapore è quindi meno pura. A cambiare è sicuramente anche il tipo di ritualità. Un joint lo teniamo tra le dita e dura di più perché i tiri sono più piccoli e meno potenti. Un tiro di bong è molto più strong, non solo dal punto di vista dell’effetto, ma anche rispetto all’impatto della boccata nei nostri polmoni.
È importante inalare il fumo lentamente e con piccoli tiri, un tiro di bong non può essere pieno come quello che diamo al joint, il rischio è un attacco di tosse sgradevole. Bisogna andarci piano, allora potremo goderci a pieno il sapore della cannabis o della marijuana light che abbiamo scelto per la nostra seduta.
Effetti del bong
Fumare da un bong ha un effetto molto potente. Un tiro di bong può essere paragonato a sei o sette tiri di joint. È un effetto più diretto e più veloce. La qualità del vapore inoltre, fa sì che anche l’effetto del principio attivo sia veicolato più velocemente fino al nostro sistema endocannabinoide.
Se le infiorescenze sono ad alto contenuto di THC, il livello di “high” salirà molto rapidamente. È davvero importante procedere gradualmente per evitare effetti collaterali spiacevoli, come tachicardia o abbassamento di pressione.
Se invece amate consumare cannabis light e le vostre infiorescenze sono a base di CBD o CBG, potete stare tranquilli rispetto agli effetti collaterali. La pipa ad acqua può essere lo strumento ideale per fruire delle proprietà benefiche e terapeutiche di questi due cannabinoidi non psicoattivi.
Terre di Cannabis coltiva cannabis light in Italia, senza l’utilizzo di pesticidi e metalli pesanti. Le nostre infiorescenze di marijuana light sono perfette per essere utilizzate con una pipa ad acqua e riscoprire il vero sapore di cannabis in modo del tutto legale.
Se desiderate comprare cannabis light per riempire di fumo qualità top la vostra camera del bong, date un’occhiata al nostro sito web: non avrete che l’imbarazzo della scelta.
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