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Test antidroga: come si supera?

In questo articolo vi parleremo di come affrontare un test antidroga. Le specifiche tecniche e le precauzioni da prendere nel caso doveste affronare una situazione del genere. Sappiamo che, grazie alla legge attuale anche molti lavoratori di alcuni settori specifici sono tenuti per legge ad affrontare questi esami ciclicamente. Leggi tutto l'articolo per scoprire come affrontare in totale tranquillità un test antidroga. Nello specifico affronteremo queste tematiche:

  1. Cosa fare se ci si trova davanti a un drug test?
  2. Cosa fare se devi superare un test antidroga?
  3. Quanti tipi di test antidroga esistono?
  4. Verità e bugia sui trucchi per alterare il test delle urine

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Cosa fare se ci si trova davanti a un drug test?

Il test antidroga sta diventando uno strumento sempre più diffuso. Quando viene adottato dalle aziende come forma di controllo dei dipendenti, può causare problemi molto gravi e persino la perdita del posto se si dovesse risultare positivi.

In Europa la diffusione dei test antidroga in ambito lavorativo non è ancora capillare come negli USA, ma il loro uso sembra destinato a crescere. 

Ci sono professioni in cui i test antidroga possono essere necessari in fase di assunzione, e ripetuti periodicamente durante il periodo di lavoro; il test viene annunciato qualche giorno prima o addirittura a sorpresa, a un attimo dalla sua esecuzione. Negli Stati Uniti, oltre la metà dei datori di lavoro esige un test antidroga ad un certo punto del rapporto professionale.

E sono proprio gli Stati Uniti il luogo del grande cortocircuito di questi anni: i test antidroga sono all'ordine del giorno e la legalizzazione della cannabis non ha cambiato nulla, perciò chi utilizza la cannabis – a scopi terapeutici o ricreativi in maniera del tutto legale - può rischiare di perdere il proprio posto di lavoro o di non essere considerato "idoneo" per una determinata occupazione, a causa della presenza di sostanze stupefacenti nell'organismo. 

Cosa fare se devi superare un test antidroga?

Se per contratto devi essere periodicamente sottoposto a drug test il nostro consiglio è quello di evitare di assumere droghe, per non rischiare il posto di lavoro. Spesso però le cose vanno diversamente, perciò in questa guida di spiegheremo cosa fare per superare il test. 

Se devi superare un test antidroga e hai sostanze illegali nel sangue, la prima cosa che dovresti fare è capire a che tipo di test sarai sottoposto. Infatti, in base alla tecnologia adottata per il test, potrai scegliere una serie di trucchetti che ti potranno aiutare a non risultare positivo al test (come mettere il sale nel campione di urine o usare urina artificiale).

Generalmente questi test vengono utilizzati per rilevare la presenza di anfetamine (speed, ecstasy, metamfetamina, crank), cannabinoidi (marijuana e hashish), cocaina, oppiacei (eroina, morfina, oppio e codeina) e fenciclidina (PCP). 

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In ogni caso, se scopri che nei giorni successivi sarai sottoposto a un drug test, dovrai preparare il tuo corpo alle analisi smettendo di assumere sostanze; quando invece non c'è il tempo sufficiente per ripulire l'organismo da ogni traccia di stupefacenti, potrai adottare qualche trucchetto. 

Quanti tipi di test antidroga esistono? 

Esistono quattro tipi di test antidroga (anali di urine, sangue, saliva e capello) e ognuno di essi ha dei punti deboli che ti permetteranno di uscirne indenne, con un po' di fortuna. Bisogna dire però che il progresso tecnologico rende sempre più difficile superare il test manipolando i campioni.

  • Esame delle urine

È il test più utilizzato nelle analisi sul luogo di lavoro. È fra i più semplici da alterare perché chi viene sottoposto al test di solito non è osservato quando produce il campione. 

  • Esame del sangue

Questo test è il più utilizzato per accertare la presenza di droghe nel sangue da parte delle forze dell'ordine. Il test è molto preciso e determina con esattezza la quantità di droga presente nel tuo organismo. Se hai fatto recente uso di sostanze stupefacenti è molto difficile da superare, mentre se sono passati diversi giorni dall'ultima assunzione si può avere qualche possibilità di risultare negativo. 

  • Esame della saliva

Il tampone orale è il test meno invasivo e spesso è preferito negli ambienti professionali, sia per il maggior rispetto del dipendente sia per la maggiore affidabilità: il tampone infatti deve essere imbevuto di saliva tenendolo in bocca per qualche secondo, perciò di solito viene eseguito alla presenza del medico o di chi si occupa dei drug test. È comunque un po' meno sensibile dell'esame del sangue.

  • Test del capello 

L'analisi del capello è il test più difficile da manipolare. Per essere analizzato il capello deve avere almeno 2 settimane di crescita, perciò il test non può determinare se si è fatto uso di droghe di recente. Tuttavia l'analisi del capello può inchiodarti per sostanze assunte fino a 90 giorni prima del test e soprattutto è in grado di capire se si fa uso di droghe in maniera abituale.


Verità e bugie sui trucchi per alterare il test delle urine

Sul web si trovano consigli di ogni tipo per superare il test delle urine dopo aver assunto ripetutamente sostanze stupefacenti. Tuttavia molte di queste “dritte” sono false e a volte anche molto pericolose. Abbiamo cercato i consigli più diffusi sul web e vi riveleremo se sono veri e affidabili o se vi illuderanno e basta, esponendovi a grossi rischi. 

  • BERE MOLTA ACQUA – VERO
  • Se sei un consumatore saltuario potrai sperare di cavartela aumentando la quantità di liquidi nell'organismo. Bere molta acqua ti obbligherà a urinare più di frequente, permettendoti di “diluire” il campione.

    Ovviamente vale solo se la quantità di sostanza nell'organismo è poca; se hai fumato un sacco di erba nei giorni precedenti non ti salveranno neanche le Cascate del Niagara.

    Un paramedico attento però noterà il colore molto chiaro delle urine. E qui ti suggeriamo un altro trucchetto: prendi un paio di pillole di vitamina B per colorare di giallo le urine il giorno del test. 

  • USARE CANDEGGINA, SALE O ACETO PER ALTERARE LE URINE – FALSO
  • Non fatelo! Bere la candeggina non ti aiuterà a superare un test antidroga, potrebbe solo farti finire dritto in ospedale!

    Bere candeggina può corrodere la bocca, la gola e lo stomaco, provocando gravi danni al tuo organismo e potenzialmente anche la morte. Inoltre non altererà il campione: i tecnici di laboratorio conoscono tutti i trucchi e tutti i prodotti disponibili sul mercato per alterare i risultati dei test e non è facile ingannarli.

    Anche solo aggiungere candeggina, sale o aceto al campione è del tutto inutile: queste sostanze modificano il pH delle urine e rendono più che palese il tentativo di alterare il test. Anche aggiungere acqua per diluire il campione è inutile, ne altererà colore e temperatura e sarà di sicuro rifiutato.

  • FARE MOLTA PIPì – VERO
  • Urinare il più possibile prima del test ti aiuterà a espellere i metaboliti delle sostanze stupefacenti. Come fare? Bevi molta acqua la mattina del test e cerca di svuotare la vescica il più possibile prima di produrre il campione.

    Per aiutarti in questa impresa potrai anche assumere degli alimenti diuretici, come caffè, tè e succo di mirtillo, oppure farmaci come la furosemide, disponibile solo su prescrizione medica.

    I metaboliti delle sostante stupefacenti si accumulano nel corpo durante il sonno, quindi il primo flusso di urina del giorno è il più concentrato. Fai molta pipì prima di consegnare il campione e cerca di bere parecchia acqua per diluirla il più possibile. 

    UTILIZZARE URINE ALTRUI – VERO E FALSO 

    Sostituire il campione di urine è molto più difficile di quanto sembri. Tuttavia, se si riesce nell'impresa, è modo abbastanza certo per superare il test. Le urine “truccate” possono essere acquistate o prodotte da un complice.

    Sarebbe preferire scegliere un donatore del proprio sesso, nel caso in cui l'analisi venga estesa anche agli ormoni, ma di solito vanno bene anche quelle di esponenti del sesso opposto. 

    Da qualche anno è possibile acquistare anche urina sintetica, che – se prodotta con attenzione – conterrà le stesse percentuali di acido urico dell'urina vera e propria.

    La cosa più importante è fare attenzione alla temperatura de campione, che dovrà essere compresa tra i 33 e i 36 °C e riuscire a introdurlo nella stanza del test. Su internet esistono kit composti da sacchetto e pompetta per liberare il campione direttamente nel contenitore fornito per il test.

    Se si utilizza urina altrui, per sicurezza si può eseguire un test sul campione, per essere sicuri di non avere sorprese. In ogni caso è importante utilizzare il campione entro 48 ore, per evitare che l'urina si alteri nella sua composizione e nell'aspetto. 

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