Oltre ai suoi straordinari principi attivi, la pianta di canapa sativa ci offre la possibilità di scoprire dei super alimenti di origine naturale: i semi di canapa. Conosciuti soprattutto per essere impiegati nella produzione di olio di canapa, questi semi, tra l’altro squisitamente saporiti, possono essere consumati crudi ma anche cotti, fanno bene al sistema immunitario e possono essere un vero e proprio toccasana nei momenti di stress e per ricaricare mente e corpo.
In questo articolo li scopriremo meglio, ecco che cosa vedremo:
- Origine botanica dei semi di canapa
- Semi di canapa da coltivazione e semi commestibili
- Come si ricavano i semi di canapa eduli
- Le proprietà nutrizionali dei semi di canapa
- Come usare i semi di canapa in cucina
- Farina di semi di canapa
- Dove è possibile acquistare semi di canapa
- Una ricetta
Origine botanica dei semi di canapa
I semi di canapa o semi di cannabis provengono dalle piante di cannabis sativa o meglio sono quelli che permettono la nascita delle piante di cannabis o canapa sativa, una pianta dell’origine delle Cannabinacee diffusasi naturalmente in tutto il mondo fin dall’antichità e successivamente “addomesticata” dall’uomo al fine di creare numerose e diverse varietà con differenti caratteristiche.
Canapa sativa e cannabis sativa sono varietà diverse della stessa specie. La macro-differenza con la quale siamo abituati a distinguere i due termini, sta nella percentuale di principio attivo e nella destinazione di utilizzo.
Con cannabis sativa ci riferiamo soprattutto alle varietà con modeste o alte percentuali di THC (tetraidrocannabinolo) un principio attivo in grado di provocare effetto psicoattivo, oppure alle varietà di cannabis light, che pur avendo un contenuto di THC inferiore allo 0,2%, hanno alte percentuali di altri principi attivi non psicotropi come il CBD (cannabidiolo) e il THC (cannabigerolo).
Pur essendo parte integrante delle piante di cannabis sativa, conosciuta dai più soprattutto per gli effetti alteranti del THC, i semi di canapa, esattamente come la cannabis light, non hanno alcun effetto psicotropo, non provocano quindi alcuno “sballo” e possono essere consumati tranquillamente da tutti. Anzi, diciamo pure che dovrebbero essere consumati da tutti per via del loro sorprendente valore nutrizionale.
Rispetto ad altri alimenti di origine vegetale infatti, i semi di canapa hanno un valore nutrizionale decisamente più alto e contengono sostanze molto utili al benessere del nostro organismo e del nostro sistema immunitario.
Una delle storie della tradizione buddista racconta che durante il suo cammino verso l’illuminazione, Buddha sarebbe sopravvissuto mangiando semplicemente un seme di canapa al giorno.
Che questo aneddoto sia vero o no, ci racconta di una lunga tradizione, che non si è smentita. Si tratta di un prodotto utilizzato da sempre come rimedio naturale e riscoperto in anni più recenti da tutti coloro che prestano attenzione alla propria alimentazione e prediligono una dieta quanto più possibile consapevole e sostenibile, magari vegana o vegetariana.
Si tratta di semi grandi circa 2 mm di colore marroncino chiaro se con guscio e bianchi se decorticati. Il sapore è quasi neutro, ma è possibile notare un piacevole sentore di nocciola e pinolo.
Semi di canapa da coltivazione e semi commestibili
Dalla legge 242 del 2016, la coltivazione della cannabis sativa a scopo industriale è stata finalmente disciplinata e dunque consentita a patto che il contenuto di THC delle piante si mantenga inferiore allo 0,2% e che i semi di cannabis siano certificati e registrati nel Registro Europeo delle sementi. Oltre a questi accorgimenti, i coltivatori devono rispettare una serie di standard che garantiscano il possibile utilizzo alimentare e cosmetico dei principi attivi della pianta e anche dei semi di canapa.
Ecco che nel momento in cui i semi di cannabis di partenza sono certificati, i semi di canapa possono essere commestibili.
I semi quindi sono gli stessi, all’interno delle aziende vengono poi selezionati e divisi a seconda della destinazione finale e nel caso di quelli destinati al consumo alimentare, vengono messi in commercio solo dopo essere stati ulteriormente lavorati e aver passato determinati controlli che ne assicurano qualità e integrità.
Fanno differenza i semi di cannabis ad alto contenuto di THC, che al momento vengono venduti esclusivamente per la coltivazione (non ancora consentita in Italia). Pur contenendo il principio attivo psicoattivo, se ingeriti non provocano alcun effetto psicotropo, tuttavia il loro utilizzo di destinazione non è quello alimentare, ecco perché è meglio scegliere semi di canapa biologici, destinati proprio a questo utilizzo specifico.
Come si ricavano i semi di canapa eduli
I semi canapa commestibili vengono ricavati da piante di canapa con un contenuto di THC inferiore allo 0,2%, quindi da piante di canapa sativa legale.
Le piante di cannabis sativa femmina producono semi solo nel momento in cui vengono impollinate da una pianta maschio. In natura questo accade normalmente e chi coltiva alcune varietà di cannabis sativa destinate all’uso ricreativo tende ad evitarlo.
Le aziende specializzate in semi di canapa invece, creano delle varietà ibride apposta per questo scopo, in modo da avere un approvvigionamento di semi di canapa in grado di soddisfare la grande domanda dei consumatori.
I semi di canapa possono essere visibili sulle piante di canapa sativa dopo circa 4-6 settimane dall’impollinazione, li troviamo nascosti tra le infiorescenze e possono essere raccolti dopo circa 8-10 settimane dalla loro comparsa. Capiamo che sono maturi perché dal verde assumono il loro colore caratteristico, un marroncino chiaro.
Vengono raccolti manualmente o con l’ausilio di una mietitrebbia per canapa. Prima di essere confezionati e di passare per i controlli di sicurezza agro alimentare, i semi di canapa vengono divisi tra quelli da decorticare e quelli da lasciare intatti, così da garantire al consumatore entrambe le qualità.
Le proprietà nutrizionali dei semi di canapa
Che le proprietà dei semi siano numerose e che garantiscano un grande valore nutrizionale non è una novità. Sono decenni che conosciamo le proprietà benefiche dei semi di girasole, dei semi di chia, dei semi di sesamo, dei semi di zucca, delle noci e chi più ne ha più ne metta.
Anche i semi di canapa, come tutte le specie di semi oleosi, sono molto utili da integrare nella propria dieta per rafforzare il sistema immunitario. I semi di canapa in particolare contengono tutti gli amminoacidi essenziali che l’uomo non produce autonomamente ma di cui ha bisogno di integrare con la dieta.
Gli amminoacidi essenziali costituiscono anche un grande apporto di proteine, pensate che a circa 30 grammi di semi corrispondono più o meno 9 grammi di proteine buone. È per questo motivo che i semi di canapa possono costituire un ottimo integratore in una dieta vegetariana o vegana.
Non a caso, esiste il tofu di canapa, una variante al classico tofu, molto apprezzata da tutte quelle persone che sono intolleranti alla soia o non ne gradiscono il sapore.
Inoltre, tra gli amminoacidi essenziali presenti nei semi di canapa, è presente e in grande quantità, l’arginina, una sostanza che può essere molto utile per proteggere l’attività cardiovascolare e le funzioni del cuore.
I semi di canapa contengono anche grassi polinsaturi, indispensabili per il benessere del nostro organismo. In particolare, sono ricchi di omega 3 e omega 6, che favoriscono la concentrazione, potenziano la memoria e rallentano lo stress ossidativo.
Da quando sono comparsi sul mercato, i semi di canapa sono stati inseriti nella lista dei “superfood” perché oltre ai grassi polinsaturi e agli amminoacidi essenziali, contengono anche una straordinaria varietà di vitamine e sali minerali. In particolare: la vitamina E, che rende i semi di canapa molto utili anche nella preparazione di trattamenti cosmetici anti-rughe e anti rossore.
E ancora magnesio, potassio, calcio, ferro, zinco e fosforo, indispensabili per il benessere del tono muscolare e per prevenire anemia o fastidi dovuti al cambio stagionale.
Infine, i semi di canapa possono essere molto utili a stimolare l’apparato intestinale favorendone le funzionalità, a stabilizzare lo zucchero del sangue e a migliorare il metabolismo. Questo perché contengono una grande quantità di fibre, presenti soprattutto nei gusci. Nel caso di necessità di un grande apporto di fibre sarà meglio acquistare semi non decorticati. Due cucchiai di semi contengono circa 1 grammo di fibre del tutto naturali, che basteranno al nostro fabbisogno giornaliero.
Insomma, un vero e proprio cocktail di benessere tutto naturale.
Ricapitolando sinteticamente quindi, i semi di canapa aiutano a:
- rafforzare il sistema immunitario
- ridurre lo stress ossidativo
- favorire memoria e concentrazione
- fornire un apporto di vitamine e sali minerali
- fornire un adeguato apporto di fibre
- stimolare e regolarizzare l’apparato intestinale
- migliorare la salute della pelle, prevenendo l’invecchiamento cellulare e le infiammazioni cutanee
- integrare le proteine buone nelle diete povere o prive di proteine animali
A dimostrazione dell’incredibile valore nutrizionale dei semi di canapa, è molto interessante questo esperimento green. 980 galline, che vengono chiamate Sibille perché nate nei monti Sibillini cresceranno in ampi spazi aperti, libere di scorrazzare e verranno nutrite solo ed esclusivamente con semi di canapa. La cosa carina è che ogni sibilla avrà una carta d’identità e potrà essere adottata a distanza.
Il progetto è nato dopo che l’Istituto zooprofilattico di Teramo ha approvato l’efficacia di questo regime alimentare dopo aver analizzato per sei mesi le uova di 3 gruppi di galline. Il primo gruppo era alimentato solo con semi di canapa con THC inferiore allo 0,2%, il secondo con semi di lino e il terzo con cereali misti.
Le uova delle galline alimentate con semi di canapa non solo erano più grandi e meno caloriche, ma presentavano anche un valore nutrizionale esponenzialmente più alto. Erano più ricche di grassi polinsaturi e di omega 3 e presentavano una percentuale minore di grassi totali. Insomma, un vero e proprio tocco magico, che dimostra chiaramente il valore nutrizionale dei semi di canapa.
Come usare i semi di canapa in cucina
Come la maggior parte dei semi, anche i semi di canapa possono essere consumati crudi, quindi si prestano a essere aggiunti a praticamente tutte le pietanze a seconda dei nostri gusti.
È possibile aggiungerli all’insalata, possono essere impiegati al posto del pan grattato nella panatura della nostra carne, del nostro pesce o delle verdure. Possono essere aggiunti anche ai gelati, alle macedonie e alle zuppe come guarnizione.
Oltre a essere consumati crudi, i semi di canapa possono essere impiegati nella preparazione di altre lavorazioni come salse, pesti, frullati e gelati. Vi basterà inserirli insieme agli altri ingredienti alla fine e procedere con la preparazione normalmente.
Possono essere inseriti nella pasta frolla per fare i biscotti e nell’impasto del pane insieme ad altri semi per una ricetta leggera e ricca di vitamine e sali minerali.
Utilizzando un estrattore per frutta, dai semi di canapa può essere ottenuto anche dell’ottimo latte vegetale dal sapore dolce e fresco, che può essere un buon sostituto del latte per i vegani e per gli intolleranti al lattosio.
Dai semi di canapa viene anche ricavato il tanto famoso e apprezzato olio di canapa, che viene ottenuto tramite la spremitura dei semi e contiene anche dopo la lavorazione fino al 90% dei grassi polinsaturi e tutti e 9 gli amminoacidi essenziali.
Viene utilizzato abitualmente in cucina per condire soprattutto verdure, insalata e pane. È sconsigliato utilizzarlo per friggere. Dopo l’apertura può essere conservato per diversi giorni in frigorifero. Pur se prodotto in cucina, l’olio di canapa può essere molto utile anche se utilizzato per uso cosmetico.
I semi di canapa possono essere impiegati anche nella produzione di un alimento di recente invenzione, che sta già spopolando nelle cucine vegane e non.Stiamo parlando del tofu di canapa, che è possibile acquistare già pronto nei principali negozi biologici ma che può essere preparato con un po’ di manualità anche a casa.
Di fatto si tratta di “cagliare” il latte di canapa (anche questo possiamo acquistarla o ottenerlo dalla spremitura dei semi) come faremmo con un formaggio, e poi inserirlo nell’apposita fuscella da formaggio o da tofu per dargli una forma.
È un’ottima alternativa sia al formaggio che al classico tofu di soia.
Infine, se lavorati molto finemente, dai semi di canapa è possibile ricavare la farina di semi di canapa, una farina utilizzata fin dall’antichità ma riscoperta solo in tempi più recenti.
Farina di semi di canapa
Dalla macinatura dei semi di canapa sativa è possibile ottenere la farina di semi di canapa, una farina che mantiene intatte le proprietà dei semi durante la macinatura e possiede un valore nutrizionale molto più alto delle farine tradizionali.
È una farina priva di glutine, quindi può essere la giusta soluzione per chi soffre di celiachia o ha un’intolleranza al glutine, è sempre importante però verificare che la confezione riporti la dicitura “senza glutine” in quanto potrebbe essere mischiata con altri tipi di farina.
Contiene inoltre il 20% in meno delle calorie contenute nelle altre farine, quindi può essere utile a chi sta seguendo una dieta ipocalorica. Ha un basso indice glicemico, quindi va bene anche per chi soffre di diabete.
Mantenendo intatte le proprietà dei semi, la farina di canapa contiene vitamine, sali minerali, tutti gli amminoacidi essenziali, calcio e magnesio. Essendo ricca di grassi polinsaturi, quindi grassi buoni, può essere una valida alternativa ad altri tipi di farine, più pesanti e più ricche in carboidrati.
La farina di canapa ha un leggerissimo retrogusto alla nocciola, che la rende un vero e proprio must have nella preparazione di torte, biscotti e pancake. Aggiungendo però un pizzico di sale, diventa in un attimo perfetta per preparare pane e pizze e anche dell’ottima pasta fatta in casa.
Il processo di lavorazione della farina di canapa è un po’ diverso da quello delle altre farine ed è più simile al metodo per ottenere olio di canapa. I semi di canapa vengono pressati in un torchio e poi vengono macinati finemente fino a ottenere una polvere, che viene ulteriormente macinata e filtrata per eliminare eventuali residui di guscio dei semi. Tutto il processo di lavorazione è molto delicato e avviene sempre a basse temperature proprio per preservare il valore nutrizionale dei semi.
È possibile reperirle la farina di canapa in tutti i negozi biologici e naturalmente anche ordinarla su internet facendo attenzione che sia realmente biologica e certificata.
Dove è possibile acquistare semi di canapa
Negli ultimi anni i semi di canapa sono diventati un vero e proprio must have. Possono essere reperiti facilmente in tutti i negozi che vendono prodotti organici come ad esempio Natura sì, ma si trovano facilmente anche nei grandi supermercati come l’Iper-Coop o il Conad, nel reparto semi, cereali e legumi.
Naturalmente è facilissimo trovarli anche su internet, da Amazon a piccole realtà aziendali specializzate in cibo organico e naturale, sono molti i rivenditori di semi di canapa.
È possibile acquistarli decorticati, quindi senza buccia oppure non decorticati, quindi ancora intatti. Se dovranno essere impiegati per la produzione di latte vegetale, olio di canapa o farina, il consiglio è di acquistarli decorticati. In alternativa, può essere una buona scelta quella di acquistarli integri, così da beneficiare anche delle fibre e dei sali minerali presenti in quantità importanti proprio sul guscio.
Il prezzo medio è di circa 10 euro per 250 grammi, ma durano abbastanza perché un solo cucchiaio di semi fornisce il giusto valore nutrizionale giornaliero. Prima di acquistare i semi di canapa assicuratevi che il prodotto sia biologico e certificato.
Sugli stessi siti e negli stessi shop in cui troverete i semi di canapa, è solitamente possibile acquistare anche i suoi derivati principali, latte e olio di canapa e tofu di canapa, ottimi prodotti che è consigliabile provare anche in sinergia con i semi.
Una ricetta
Con i semi di canapa possono essere realizzate tantissime ricette dolci o salate, dal risotto alle panature, dal pesto agli hamburger vegetali fino, come abbiamo visto, al tofu di canapa.
Per concludere questo articolo però ne abbiamo scelta una veloce, sfiziosa e poco impegnativa.
Ecco la ricetta per preparare uno snack leggero, energetico e ricco di calcio, magnesio e sali minerali. Un’ottima alternativa ai dolci da supermercato, un vero e proprio apporto di energia istantaneo da consumare in qualsiasi momento della giornata.
Barrette al cioccolato bianco e semi di canapa
La ricetta è versatile, possiamo arricchirla con la frutta secca che preferiamo e sostituire quello che non ci piace con gli ingredienti che preferiamo. Possiamo sostituire il cioccolato bianco con quello fondente o al latte o anche con solo miele.
Oltre agli ingredienti di seguito elencati, vi serviranno due ciotole, un pentolino, una padella, una teglia, della carta da forno e un minipimer o un pestello a mano.
Ingredienti:
- 100 grammi di semi di canapa
- 50 gr di nocciole
- 50 gr di mandorle
- 50 gr di mirtilli essiccati
- 50 gr di farro soffiato
- 50 grammi di riso soffiato
- 200 grammi di cioccolato bianco
Procedimento:
- Triturate grossolanamente o finemente, a seconda del vostro gusto, nocciole e mandorle. Mettetele in una ciotola insieme ai mirtilli essiccati e al farro e al riso soffiato. Tostate per due minuti in padella e rimettete nella ciotola.
- Nel frattempo, utilizzando un pentolino e l’altra ciotola, mettete il cioccolato sul fuoco basso in modo che possa sciogliere a bagnomaria.
- A questo punto i semi di canapa possono essere aggiunti alla ciotola con cereali e mirtilli. Mescolate bene e appena è pronto, aggiungete il cioccolato continuando a mescolare.
- Stendete la carta da forno sulla teglia, rovesciateci sopra il composto e modellatelo con una spatola fino a ottenere un rettangolo abbastanza spesso.
- Mettete in freezer per due o tre ore, poi tirate fuori e tagliate in barrette.
Il fatto che le barrette prendano forma in freezer fa in modo che il valore nutrizionale e le proprietà dei semi restino inalterate.
Queste barrette energetiche si conservano per 5 o 6 giorni all’interno di barattoli di vetro o scatole di latta.
Sono molto utili come snack mentre siamo a lavoro, ottimi per reintegrare i sali minerali dopo una sessione di sport ma vanno benissimo anche come ricca colazione per una giusta e bilanciata dose di energia e vitamine.
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