La Purple Haze è sicuramente la più famosa tra le varietà di marijuana viola, ma non è l’unica. Il grande successo della Purple Haze è dato dalla potenza del suo effetto, ma anche dal suo irresistibile aroma di fragola. Certamente, il fatto che abbia gradevolissime sfumature di colore viola contribuisce a dare ulteriore fascino a questo tipo di cannabis sativa.
Vista la sua popolarità e dato che siamo freschi di studio perché Terre di Cannabis ha creato da pochissimo la prima Purple Haze al CBD, eccoci qui con una mini-guida completa sulla marijuana viola.
Ecco che cosa vedremo nello specifico:
- Origine della strain
- Il nome tra miti e leggende
- Coltivare Purple Haze
- Purple Haze al Cbd: Stella
- Caratteristiche della strain
- Caratteristiche di Stella
- Effetti Purple Haze
- Effetti Purple Haze Stella
- Le migliori genetiche di Purple
Origine della strain
Tra gli anni 60’ e 70’ la cannabis sativa ebbe il suo momento di maggiore splendore in tutto il mondo ma soprattutto negli Stati Uniti. Proprio in California, vennero ibridate e create tantissime varietà di marijuana, la maggior parte delle quali ancora famose e apprezzate oggi.
La Purple Haze affonda le sue origini proprio in quel periodo e in quel contesto, in cui insieme alle varietà di marijuana fiorivano miti e leggende sulla loro origine.
Si tratta di un ibrido a dominanza sativa estremamente potente con un contenuto di THC che può arrivare fino al 30%.
Non essendoci dei documenti storici specifici in merito, l’unica possibilità per sapere qualcosa in più sulla provenienza di questa strain, è affidarsi ad alcune testimonianze ritenute attendibili.
Uno dei migliori resoconti al riguardo ci viene fornito dalla Humbold Seed Organization, la quale racconta che il mistero più grande relativo alla Purple Haze è proprio quello intorno alla sua origine.
La narrazione più gettonata racconta che a creare questa favolosa varietà di marijuana siano stati tre ragazzi: i fratelli Haze e il famoso Sam The Skunkman, personaggio al quale viene attribuita la creazione di tantissime varietà.
Questi tre ragazzi avrebbero deciso di viaggiare in lungo e in largo per cercare le migliori varietà di marijuana da ibridare al fine di creare una nuova strain ad alto contenuto di THC.
A quanto pare riuscirono nell’impresa arrivando a combinare una straordinaria sativa messicana con una sativa colombiana e un’indica indiana. Raccolte le migliori piante femminili di queste strain, le avrebbero ibridate con una pianta maschio di origine thailandese, la famosa Purple Thai, ottenendo una varietà di marijuana originale ed estremamente potente.
Da quel momento avrebbero continuato a lavorare per creare varietà più stabili e con diverse caratteristiche. La prima fu proprio la Purple Haze, ma sono note anche la Lemon Haze, la Silver Haze e l’Amnesia Haze.
Tra gli appassionati di cultura di cannabis sativa, ci si chiede se Sam the Skunkman e i fratelli Haze siano realmente esistiti. Poco importa. Quel che è certo è che qualcuno piantò realmente un nuovo seme di cannabis, frutto dell’ibridazione di queste genetiche.
Del resto, come vedremo tra un attimo, sul nome di questa varietà di marijuana è stato scritto un mondo.
Il nome tra miti e leggende
Nei blog che trattano la cannabis sativa capita spesso di imbattersi in articoli che presentano la Purple Haze come quella varietà di marijuana alla quale Jimy Hendrix si ispirò per il titolo della sua celebre canzone.
Si tratta di un’idea senz’altro affascinante, che però non corrisponde a realtà. Seppure infatti, Jimy Hendrix fosse noto per non disdegnare alcuna sostanza stupefacente e amasse fumare ganja, non ha chiamato così la sua canzone per via di quella specifica varietà di marijuana.
A quanto pare Jimy Hendrix aveva un’attività onirica molto sviluppata ed era solito utilizzare i contenuti dei suoi sogni per le sue canzoni. Per quanto riguarda Purple Haze, in più di un’intervista, anche sul Rolling Stones, Charles Cross, il biografo personale di Jimy Hendrix, afferma che il titolo della canzone arrivò al chitarrista proprio dopo un sogno, in un periodo in cui stava leggendo un particolare romanzo di fantascienza.
Nel sogno Jimy Hendrix camminava sul fondo del mare e veniva improvvisamente travolto da un’ondata viola. Purple Haze uscì come singolo nel 1967, stesso anno in cui Jimy Hendrix diventava famoso per aver dato fuoco alla sua chitarra al Monterey Pop festival in America.
Negli stessi anni in cui Jimy Hendrix diventava una star, alcuni celebri growers stavano creando delle varietà di marijuana che sarebbero passate alla storia. Non è un caso che scelsero il titolo di una canzone così celebre, composta da un grande innovatore della musica, per dare il nome a una varietà di marijuana tanto potente.
C’è infine chi pensa che Haze sia appunto il cognome dei due fratelli growers, che ebbero in mano il primo seme di cannabis di Purple Haze da loro ibridato. Secondo la stessa teoria si chiamerebbe Purple perché il colore viola sarebbe stato un colore molto importante per la cultura colombiana e indiana, da cui provenivano le varietà di cannabis con cui è stata ibridata.
È molto più probabile che per Haze ci si volesse riferire alla "foschia, nebbia” (è il significato della parola in inglese) intesa come la confusione provocata dall’effetto estremamente potente di tutte le varietà di Haze. Haze potrebbe essere una metafora dello “sballo” potente e a tratti psichedelico provocato da questa varietà di marijuana.
Per quanto riguarda il colore viola invece e la parola “Purple”, la risposta è semplice. La pianta di Purple Haze, come altre varietà di cannabis Haze, presenta sulle foglie delle sfumature violacee, che possono essere più chiare e più scure e che derivano dalla genetica della Purple Thai, che pure presentando delle sfumature di colore viola tendenti la malva.
Questa sembra essere la teoria più logica. Va inoltre ricordato che nello stesso periodo storico, probabilmente gli stessi growers, stavano creando diverse varietà di Haze. È altamente probabile quindi che abbiano scelto di dare loro dei nomi basandosi su alcune differenze sostanziali. Il colore nel caso della Purple Haze, il profilo terpenico nel caso della Lemon Haze e l’effetto rilassante, distensivo e potente nel caso dell’Amnesia Haze.
Coltivare Purple Haze
Uno dei punti di forza della Purple Haze è dato dalla sua resistenza e dalla sua flessibilità in termini di coltivazione. Questa varietà di marijuana si presta ad essere coltivata a bassissime temperature ed è proprio in quel caso che rilascia più facilmente le sue sfumature violacee.
Tuttavia, questo tipo di cannabis sativa è in grado di dare un raccolto ricco anche in presenza di un clima mediterraneo e soleggiato. Nel caso vogliate velocizzare i cicli di raccolto, sappiate che la Purple Haze è perfetta anche per l’indoor e rende particolarmente bene in idroponica.
Vediamo quali sono i principali step per coltivare Purple Haze e qualsiasi altra varietà di marijuana ma anche di cannabis light:
Scegliere e preparare il terreno:
la composizione del suolo è determinante per la crescita di tutte le piante. La cannabis sativa in particolare però, per crescere al meglio e offrire una buona resa, ha bisogno di un terreno ben drenato. La cosa migliore è preparare una miscela di terriccio, che contenga un po’ di argilla, un po' di sabbia e dei nutrimenti organici come l’hummus di lombrico o il compost.
Esistono ovviamente dei terricci già pronti, ma è importante verificare la percentuale delle singole parti in modo che siano bilanciate. Alla cannabis sativa serve un terreno sufficientemente argilloso in grado di garantire un buon drenaggio e un’adeguata ossigenazione.
Nel caso coltivaste indoor è preferibile l’idroponica. Il terreno in questo caso sarà un materiale inerte come la perlite o l’argilla espansa. È molto importante che le radici non siano a diretto contatto con l’acqua.
Nutrimento:
spesso il problema con chi coltiva cannabis sativa è l’idea che sovra concimare le piante possa fare miracoli come aumentare la grandezza del fiore, triplicare la quantità del raccolto finale e velocizzare la fioritura.
Non c’è nulla di più sbagliato. Ogni seme di cannabis è stato creato per avere e mantenere determinate caratteristiche, che non verranno magicamente potenziate con l’utilizzo di litri e litri di fertilizzanti. Nutrendo più del dovuto le nostre piante potremmo addirittura rischiare la combustione delle radici, che si ritroverebbero a bruciare a causa dei fertilizzanti, soprattutto se di natura chimica.
È importante invece osservare la pianta con attenzione di settimana in settimana ma anche di giorno in giorno se vi è possibile in modo da potersi adeguare tempestivamente alle sue esigenze.
Se la pianta è verde e rigogliosa, priva di foglie gialle e di foglie malate, significa che sta bene così e non ha bisogno di ulteriore nutrimento.
Per fornire alle piante di cannabis sativa il giusto apporto di vitamine e nutrienti bisogna accertarsi di poche cose. Prima di tutto che abbia sufficiente azoto durante la fase vegetativa. In secondo luogo, che dall’inizio della fioritura è necessario ridurre l’azoto o eliminarlo completamente dalla routine della pianta.
È il momento di introdurre nel terreno potassio, fosforo, calcio e magnesio o manganese. Molti terricci contengono così tanti nutrienti da non aver bisogno di ulteriori aggiunte, ma nel caso dell’idroponica qualche nutriente vi servirà.
Esistono anche delle miscele di nutrienti già preparate, sia per la fase vegetativa che per la fase di fioritura. È consigliabile utilizzare miscele biologiche e iniziare con la metà della quantità suggerita dalla confezione.
In alternativa si può optare per dei preparati fatti in casa come il tè ottenuto dalle bucce di banana, che fornisce un alto contenuto di potassio oppure dei gusci d’uovo tritati, che rilasciano calcio. In fase vegetativa invece, potrebbero fare comodo i fondi del caffè, particolarmente ricchi di azoto.
A un mese dal raccolto, potreste vedere delle foglie gialle. Non temete perché è assolutamente normale che le prime foglie della pianta inizino a ingiallire. È importante però interrompere ogni tipo di concimazione per evitare odori sgradevoli sulla vostra erba, che è ormai quasi pronta per essere raccolta. Una sostanza che è possibile aggiungere tranquillamente al terreno in quel periodo è un cucchiaio di melassa d’uva e cenere, che aiuterà le cime a diventare ancora più dense e saporite.
Controllo dei parassiti:
come ogni pianta, anche la cannabis sativa è soggetta all’aggressione da parte di parassiti di vario tipo: afidi, acari, mosche bianche e funghi di vario genere sono in grado di attaccare la pianta e comprometterne la crescita.
Se non presa tempestivamente, sia in outdoor che in indoor, un’infestazione può sfuggire presto di mano e mandare alle ortiche il raccolto. Ma a proposito di ortiche, ecco che ci vengono in soccorso alcuni rimedi naturali per preparare degli antiparassitari naturali. Una buona pratica è quella di preparare un macerato di ortica da spruzzare sulle piante ogni settimana. Se usato con costanza, il macerato di ortica diventa un alleato potente e infallibile.
Ecco come prepararlo in modo semplice e veloce: basterà procurarsi circa un chilo di piante di ortica ben lavate e tagliate alla base, Bisognerà poi lasciarle macerare per 48 ore in circa 10 litri d’acqua.
L’ideale sarebbe utilizzare l’acqua piovana, ma può andare bene anche l’acqua di rubinetto purché sia filtrata. In alternativa alla pianta di ortica fresca, è possibile macerare anche ortica secca, in questo caso utilizzeremo circa 100 grammi per 10 litri. Trascorse le 48 ore, il composto va filtrato per bene e poi è pronto per essere utilizzato sulle piante tramite l’utilizzo di uno spruzzino.
Anche l’olio di neem è un ottimo pesticida naturale. Entrambi possono essere utilizzati durante tutta la fase vegetativa. Durante la fioritura sarebbe meglio evitare qualsiasi tipo di antiparassitario perché qualsiasi cosa spruzzeremo sulla nostra marijuana viola o verde che sia, resterà anche sui fiori, che poi verranno fumati o vaporizzati.
È chiaro che se utilizziamo pesticidi chimici, ingeriremo particelle anche di quelli ed è il motivo per cui è altamente sconsigliabile.
In fase di fioritura olio di neem e macerato di ortica potrebbero al massimo lasciare un odore poco gradevole sulle cime, ma almeno non sono tossici. Si può ovviare spruzzando il macerato solo sulla parte bassa della pianta, oppure poco vicino. È anche possibile realizzare delle candele ortica e citronella da posizionare intorno alle piante.
L’odore dell’ortica e dell’olio di neem è così penetrante che scaccerà i parassiti anche se il composto non verrà spruzzato direttamente sulla pianta.
Raccogliere la marijuana viola:
come per qualsiasi altra varietà di marijuana, è importante aspettare che la fase di fioritura sia giunta a termine per raccogliere le infiorescenze di cannabis sativa. Un segnale inconfondibile ci viene dato dai pistilli e dai tricomi presenti proprio sulle infiorescenze.
I pistilli sono come dei filamenti presenti sui fiori, che durante la fase vegetativa sono di colore molto chiaro, mentre invece durante la fase di fioritura cominciano a colorarsi di un colore che va dal giallo al dorato fino ad arrivare al marrone. Quando i pistilli sono bruni, è il momento di raccogliere la marijuana. I tricomi invece, che sono delle piccole capocchiette sempre presenti sul fiore, nel momento in cui la cannabis sativa è pronta, da trasparenti diventano visibili assumendo un color bianco latte.
Luci e sistema di ventilazione in coltivazione indoor:
se scegli di coltivare Purple Haze in indoor, saranno necessarie le giuste luci. Le migliori sono quelle a neon, magari anche a risparmio energetico. La cosa importante è che non rilascino calore, che potrebbe bruciare le piante o renderle eccessivamente fragili.
La chiave vincente è posizionare le luci in un punto in cui illuminino bene le piante senza essere troppo vicine, soprattutto se utilizziamo luci potenti.
Alcuni coltivatori preferiscono utilizzare una luce fredda in fase vegetativa e una luce calda durante la fioritura. Ricordate che la fioritura inizierà non appena modificherete il ciclo luce-buio. Meglio non anticiparla troppo se vogliamo che la cannabis sativa cresca rigogliosa e sviluppi il massimo del suo principio attivo.
Per qualsiasi coltivazione indoor è indispensabile avere un adeguato sistema di ventilazione che eviterà il ristagno dell’umidità con il conseguente formarsi di muffe. In questo senso la cannabis sativa è particolarmente delicata. Il sistema di ventilazione può essere molto utile anche a camuffare l’odore forte e penetrante della Purple Haze, che potrebbe facilmente insospettire i vicini e non solo.
Piccola ma fondamentale postilla legale:
in questo momento in Italia la cannabis sativa con un contenuto di THC superiore allo 0,2%, è considerata una sostanza stupefacente. È vietato coltivare qualsiasi varietà di marijuana, quindi ahimè, anche la marijuana viola. Sebbene ci sia una sentenza della cassazione che fa rientrare in illecito amministrativo e non in reato penale la coltivazione di cannabis sativa in piccole quantità (fino a tre piante) non c’è ancora una legge chiara al riguardo e sarebbe prudente evitare.
Per ovviare a un’irrefrenabile voglia di Purple Haze, Terre di Cannabis ha progettato e creato una varietà di cannabis light ispirata e del tutto simile alla celebre marijuana viola.
Purple Haze al Cbd: Stella
Terre di Cannabis produce da molti anni cannabis light del tutto organica e naturale. Oltre alla creazione di strain al CBD e al CBG assolutamente nuove progettate dal mastro canapicoltore dell’azienda, uno degli obiettivi è sempre stato quello di poter ricreare il profilo terpenico e gli effetti migliori delle più grandi varietà di marijuana della storia e renderle accessibili a tutti. Anche a chi desidera evitare gli effetti psicotropi del THC.
È seguendo questo obiettivo che sono nate alcune delle nostre migliori infiorescenze. Abbiamo quindi sperimentato a lungo per ricreare una varietà di marijuana che riprendesse il meglio di Purple Haze.
Abbiamo così il piacere di presentarvi Stella, la prima Purple Haze al CBD, una delle ultime novità di Terre di Cannabis.
Si tratta di una varietà di cannabis light con un contenuto di THC inferiore allo 0,2%, quindi perfettamente legale e un contenuto di CBD (cannabidiolo) molto alto.
Questo principio attivo, privo di effetti collaterali e di effetti psicoattivi, è in grado di interagire con il nostro sistema endocannabinoide, procurando al nostro organismo una serie di benefici sia a breve che a lungo temine.
Caratteristiche della strain
La Purple Haze è un ibrido di più genetiche sative (colombiana, messicana, thai) che presentano diverse percentuali di THC e una sola genetica a dominanza indica (indiana) sempre ad alto contenuto di THC.
La genetica a dominanza sativa conferisce a questa varietà di marijuana un particolare effetto psicotropo, così potente da sfiorare, se assunta in grandi quantità, la psichedelia. Tuttavia, la componente indica aiuta a mantenere lucidità e a rilassare i muscoli per tutta la durata dell’effetto.
Si tratta di piante molto note nel mondo della coltivazione della cannabis per via della loro resistenza. Riescono a crescere a temperature molto basse, proteggendosi cambiando colore (stratagemma che spesso utilizzano anche per arginare gli attacchi di alcuni parassiti) fino a diventare di quel bel viola che ci piace. Crescono bene anche in climi miti e mediterranei e rendono al massimo anche in outdoor.
Le cime di questa popolare marijuana viola sono di grandezza medio piccola. Al tatto risultano estremamente soffici e appiccicose, sono molto ricche di tricomi bianchi e pistilli bruno dorato, che è possibile vedere chiaramente ad occhio nudo. Di colore verde muschio, sia cime che foglie possono presentare striature che vanno dal lilla, malva al viola intenso.
Le infiorescenze di questa varietà di marijuana sono anche estremamente resinose e c’è bisogno di un trita erba per lavorarle al meglio.
L’aroma di Purple Haze è dolce e terroso, spiccano note di fragola e frutti di bosco. Il sapore rispecchia l’aroma, lasciando in bocca un retrogusto piacevole e fruttato.
L’alto contenuto di THC e la dominanza sativa provocano un effetto energizzante, che stimola la conversazione e la creatività. Purple Haze però è anche molto efficace nel contrastare il dolore cronico e la tensione muscolare.
Caratteristiche di Stella
Stella-Purple Haze al CBD è una strain di cannabis light ispirata in tutto e per tutto alla famosa marijuana viola. È progettata per essere profumata, saporita, stabile, resistente e particolarmente ricca di principio attivo.
Con la sua percentuale di CBD è in grado di innescare numerosi effetti benefici nel corpo umano, che la rendono irresistibile sia per i consumatori di cannabis light che per quelli di qualsiasi varietà di marijuana.
Stella cresce in un terreno naturalmente drenato e ossigenato, sulle colline abruzzesi della valle Subequana, lungo le rive dell’Aterno. Beneficia di molte ore di sole e di un clima favorevole, che di inverno può raggiungere anche temperature molto basse.
L’aroma è inconfondibile perché il suo profilo terpenico è pressoché identico a quello della Purple Haze. Assaporandola è possibile distinguere chiaramente le note di fragola e di frutti rossi e un piacevole sentore di erba fresca e muschiata.
Il sapore è incantevole e lascia un retrogusto molto dolce e fresco in bocca.
Stella - Purple Haze è una varietà di marijuana che si presta a essere consumata sia al mattino che alla sera. Aiuta a contrastare il dolore cronico, gli effetti collaterali del THC, la nausea e i disturbi dell’umore.
Stimola e rigenera il sistema immunitario e aiuta nei cambi stagionali e ad affrontare piccole infiammazioni. Stella-Purple Haze, proprio come tutte le infiorescenze di Terre di Cannabis, viene coltivata seguendo ritmi naturali e tutte le linee guida per un’agricoltura sostenibile.
L’azienda abolisce l’utilizzo di fertilizzanti chimici, metalli pesanti e pesticidi e gestisce l’intera filiera produttiva, dalla fase di creazione della strain, fino alla sua distribuzione, passando per la coltivazione.
Questa gestione integrata e interna dell’intera filiera ci permette da un lato di monitorare costantemente il prodotto, offrendo elevatissimi standard di qualità e sicurezza. Dall’altro di offrirlo ai nostri clienti a un prezzo estremamente vantaggioso e competitivo per il mercato della cannabis light.
Effetti Purple Haze
La Purple Haze con normali contenuti di THC, parliamo quindi di percentuali che vanno dal 22 al 30%, provoca effetti molto potenti, che si manifestano appena dopo pochi tiri. Come tutte le varietà di marijuana a dominanza sativa, la marijuana viola quando sale va dritta alla testa, provocando immediatamente una sensazione di euforia, associata in alcuni casi a un arrossamento degli occhi e delle guance e a una leggera tachicardia.
Pian piano il pensiero si fa più intenso e percettivo e la capacità creativa viene stimolata. In alcuni casi, può provocare un’intensa e insolita parlantina o una inspiegabile ilarità.
Per qualcuno la Purple Haze è un ottimo energizzante in grado di aiutare a svolgere con più leggerezza mentale un lavoro pesante o particolarmente noioso, ma anche di stimolare idee per un progetto creativo e addirittura di agevolare la risoluzione di complicati compiti analitici.
È una delle pochissime varietà di marijuana, che se utilizzata in grandi quantità, arriva a provocare effetti psichedelici come la distorsione delle forme o dei colori e una percezione molto più profonda di sé stessi e della realtà circostante. Nulla a che vedere con gli effetti psicotropi che possono essere provocati da una sostanza stupefacente come un acido naturalmente, ma di sicuro l’effetto è più strong di quello provocato dalla maggior parte delle varietà di marijuana.
Sugli effetti della Purple Haze è stato detto di tutto, c’è addirittura chi sostiene che possa avere degli effetti afrodisiaci se usata in giusta compagnia della persona giusta. Quel che è certo è che questa varietà di marijuana non ha effetti rilassanti o sedativi e non facilita il sonno o l’abbiocco, al contrario è in grado di renderci più attivi e recettivi che mai.
A livello fisico riesce a contrastare sia il dolore cronico che il dolore provocato dalle infiammazioni minori come il mal di testa, i crampi e i dolori mestruali.
La sua capacità di alterare positivamente l'umore e far rilasciare serotonina può migliorare temporaneamente i sintomi di stress e di lieve depressione e alleviare altri disturbi dell’umore. Tuttavia, in caso si sia predisposti ad attacchi di panico o a pensieri paranoici, la Purple Haze va utilizzata con attenzione e in piccole quantità, perché potrebbe provocare effetti collaterali come tachicardia, sudorazione e aumento delle pulsazioni accentuando l’agitazione alla base dell’attacco di panico.
È consigliabile utilizzarla da sola, senza mischiarla con l’alcool o qualsiasi altra sostanza stupefacente. L’effetto dura diverse ore. Per chi è alle prime armi meglio iniziare gradualmente con pochi tiri,
Effetti Purple Haze Stella
Stella-Purple Haze è una varietà di cannabis light con un contenuto di CBD molto alto, tra le varietà prodotte da Terre di Cannabis è decisamente la più potente.
Completamente priva di effetti psicotropi, la nostra marijuana viola è legale è ricca di effetti benefici, provocati dalla capacità del CBD di interagire con il nostro sistema endocannabinoide. Non solo, questa varietà di marijuana light beneficia anche di tutti i principi attivi contenuti nel complesso e ben selezionato profilo terpenico della strain. In particolare, l’alta percentuale di mircene potenzia una per una, tutte le proprietà terapeutiche del cannabidiolo.
Questo principio attivo, ormai apprezzato dalla comunità scientifica e utilizzato per la produzione di nuovi farmaci a base naturale, è in grado di contrastare il dolore cronico e i dolori da infiammazioni minori, proprio come la Purple Haze. Il cannabidiolo però fa ancora di più e provoca piacevoli effetti rilassanti, aiutando anche chi combatte contro lo stress cronico e l’insonnia.
Stella- Purple Haze aiuta a contrastare ansia, stress e lieve depressione. È in grado di stimolare l’appetito e di rilassare i muscoli. Se utilizzata con regolarità, Stella aiuta a rafforzare il sistema immunitario.
Stella-Purple Haze può essere utilizzata fin dal mattino perché non provocherà sonnolenza. Se utilizzata in un contesto di attività anzi, potrebbe aiutare a essere più incisivi e produttivi perché ha proprietà energizzanti, tonificanti e stimolanti, proprio come l’originale.
La capacità del CBD di interagire con i recettori presenti nel nostro sistema endocannabinoide, infatti, fa sì che eventuali disturbi di concentrazione vengano alleviati e che la capacità di attenzione venga potenziata.
Molti studenti affermano di studiare meglio vaporizzando con Stella Purple-Haze.
È consigliabile utilizzarla con un vaporizzatore per erba e senza l’aggiunta di tabacco. In questo modo, oltre a evitare la combustione, è possibile regolare la temperatura del vaporizzatore per assumere tutto lo spettro di principio attivo. Il CBD va vaporizzato tra i 160 e i 180 gradi.
Stella è una varietà di marijuana ottima anche per essere sostituita al tabacco nelle miste per un joint ma anche nella vita quotidiana al posto delle sigarette o del tabacco rollato.
Potrebbe essere un’ottima alleata nel trasformare abitudini nocive in abitudini salutari. In questo caso il CBD può aiutare anche a regolare gli eventuali effetti collaterali dati dall’astinenza da nicotina o da THC e aiuta a combattere la nausea che potrebbe essere generata dalla mancanza della sostanza.
Le migliori genetiche di Purple
Dal primo seme di cannabis di Purple Haze gettato negli anni 60’ sono stati fatti moltissimi passi avanti nella canapicoltura e sono state create centinaia e centinaia di varietà di marijuana, alcune delle quali ibridate proprio a partire dalla Purple Haze e dalla Purple Thai.
La maggior parte delle genetiche di marijuana viola create nell’ultimo decennio, sono ad alto contenuto di THC e vanno maneggiate con cura. Presentano tutte sfumature che vanno dal lilla al colore viola intenso passando per il porpora e il color vinaccio.
Vediamo quali sono le genetiche Purple meglio riuscite e più popolari degli ultimi tempi:
- Purple black water: questa varietà di marijuana nata in California è un ibrido tra la San Fernando Valley OG Kush e Mendocino Purps, vincitrice di numerosi Cannabis Cup. È una varietà a dominanza indica, utilizzata anche nei trattamenti a base di cannabis terapeutica per trattare disturbi come la sclerosi multipla. La Blackwater aiuta a rilassare muscoli e mente e a dormire meglio. Il contenuto di THC va dal 20 al 28%.
- Purple skunk: questa marijuana viola ha un profumo fresco, fruttato e inconfondibile. Si tratta di una varietà sativa particolarmente indicata per stimolare memoria, concentrazione e lavoro analitico. È particolarmente resistente, può essere coltivata sia outdoor che indoor. Aroma e sapore ricordano molto la Purple Haze e Stella per il sentore di frutti rossi, che è possibile avvertire anche sulle infiorescenze appena scartate.
- Purple Kush: è una varietà di marijuana a dominanza indica, che contiene fino al 27% di THC nelle sue resinose infiorescenze. È una strain particolarmente adatta a combattere l’insonnia. È stata prodotta negli Stati Uniti e contiene una buona percentuale delle famose indiche che crescono naturalmente sulle catene montuose dell’Indu Kush.
- Purple Diesel: tra tutte le varietà di marijuana viola, questa è quella più utilizzata al mattino. Definita dai critici e dagli amanti della cannabis sativa “la colazione ideale”, contiene un 70% di sativa, che fa da caffeina e un 30% di indica che ne bilancia l’effetto. Proprio come un diesel, l’effetto di questa ganja inizia lentamente e poi prende quota fino a stabilizzarsi in un mood pacifico ma attivo e creativo. L’aroma è un misto piacevolissimo tra muschio e lavanda.
- Purple Blue Knight: questa strain è veramente ben bilanciata. È un ibrido tra Purple Thai, Blueberry e Kryptonite, ha un aroma legnoso e fruttato in cui è possibile riconoscere note di mirtillo. Le percentuali di indica e sativa sono miscelate in un rapporto 50-50. Questo equilibrio si traduce in un effetto estremamente rilassato ma lucido, che ne permette l’utilizzo a qualunque ora del giorno. Le infiorescenze sono particolarmente resinose. In Olanda viene spesso utilizzata come base per la space cake ai mirtilli.
- Grandaddy Purple: questa varietà di marijuana è stata progettata negli Stati Uniti in tempi relativamente recenti (2003) appositamente per gestire e contrastare ansia e depressione anche negli anziani. Si distingue per le sue cime molti grandi, che possono presentare sfumature color arancia e per la ricchezza del raccolto. L’aroma è fresco e naturale e il contenuto di THC medio (tra il 12 e il 15%) così che possa adattarsi anche a chi è alla prima esperienza.
- Purple Obama Kush: questo tipo di marijuana viola è stata creata nello lo stato del Michigan. È a dominanza indica e racchiude le migliori varietà delle catene montuose dell’Hindu Kush. Nonostante la dominanza sativa, questa varietà contiene abbastanza genetica sativa da rilasciare anche un effetto energizzante. È un’erba ben calibrata con un contenuto di THC del 18%. Ideale per essere utilizzata la sera e nei momenti di particolare stress.
- Purple Dream: è una varietà di marijuana statunitense apprezzata soprattutto per il suo sapore intenso e ricercato, che ricorda l’uva appena spremuta. Con un 70% di genetica sativa, questa marijuana viola si avvicina molto alla Purple Haze per i suoi effetti euforizzanti. Migliora il tono dell’umore e può aiutare sensibilmente i soggetti timidi a trovare sicurezza nei momenti di socialità e nelle occasioni di conversazione.
- Purple Pineberry: una strain di origine canadese particolarmente amata dai coltivatori di cannabis sativa per la sua facilità di manutenzione, la sua resistenza e la sua capacità di sviluppare cime molto grandi e rigogliose. Questo tipo di marijuana viola è in grado di crescere anche in condizioni molto difficili come climi molto rigidi o climi troppo caldi. L’aroma è leggero e delicato, un mix ben bilanciato tra freschezza di pino e di profumo di bacche fresche.
- Ayahuasca Purple: una speciale varietà di marijuana viola creata a partire dalla genetica della Red River Delta e donata successivamente alla Barney's Farm Seeds, che la ibridò con la celebre master Kush. Questa varietà è molto bella da vedere perché oltre a evidenti striature di colore viola, presenta sfumature di color rosso rubino. È una genetica indica quasi al 100% pura, che cresce meglio in coltivazioni indoor o in zone con climi particolarmente caldi. Le piante rimangono alte da 40 a 60 centimetri ma hanno un periodo di fioritura molto veloce, che non arriva ai 50 giorni. Il contenuto di THC è del 21%. Ottima per combattere l’insonnia e l’ansia.
- Purple Shaman: un ibrido californiano di marijuana viola a dominanza sativa prodotto dall'incrocio di una Purple Thai con una Early Skunk. Progettata per coltivazioni outdoor, a differenza della maggior parte delle varietà di marijuana, è molto resistente alle muffe e all’umidità. Si adatta quindi facilmente a qualsiasi tipo di clima. La Purple Shaman produce piante molto robuste, che si sviluppano soprattutto in altezza. L’aroma di quest’erba ricorda l’erba appena tagliata. Sono evidenti le note di mango e i sentori agrumati. Con un contenuto di THC del 22%, quest’erba fa venire il buonumore e ricorda i profumi tipici delle atmosfere tropicali.
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