Box XL Terre di cannabis

Fare la manutenzione al vaporizzatore

Se state cercando di capire come pulire un vaporizzatore vuol dire che avete già iniziato a vaporizzare erba legale, mettendo al bando la combustione e le sostanze cancerogene. Vaporizzare la cannabis ha già iniziato a cambiarvi la vita ma, con il passare del tempo, inizierete a sommare tra loro gli effetti benefici dovuti all'astinenza dal fumo e non potrete più farne a meno. 

Il merito è tutto del vaporizzatore, che però – per funzionare correttamente - essere trattato al meglio. La maggior parte delle cose utilizzate per confezionare uno spinello brucia con esso. Pulire il vaporizzatore dopo ogni utilizzo, invece, è l'unico modo per far durare il vostro gioiellino. È importante prestare particolare attenzione alla manutenzione, perché un vaporizzatore non pulito correttamente conserva al suo interno residui e impurità che possono rendere sgradevole il sapore del vapore. 

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Elementi interni del vaporizzatore: differenze con le e-cig

Ci sono moltissimi modelli di vaporizzatori in commercio e ogni tipologia richiede degli accorgimenti particolari durante la manutenzione. Ogni modello possiede il proprio kit di pulizia. Ne esistono moltissimi tipi, diversi tra loro per la modalità di esposizione al calore della sostanza da vaporizzare, per la forma e la possibilità di essere utilizzati fuori casa, per il prezzo e la facilità di utilizzo. Cosa cambia ve lo abbiamo raccontato in molti altri articoli, oggi vi spieghiamo qual è la differenza tra un vaporizzatore e una sigaretta elettronica. 

Vaporizzatore e sigaretta elettronica sono lontani parenti. Per entrambi la modalità di utilizzo è lo stessa: si aspira il vapore acqueo ottenuto dal riscaldamento di una sostanza esposta al calore. Entrambi i dispositivi sono alimentati da una batteria integrata, che permette di riscaldare il liquido o l'infiorescenza di cannabis, portandola alla temperatura ideale per la nebulizzazione. La durata della carica dipende dalla potenza dell’elemento e spesso dalle dimensioni dello strumento elettronico, comunque è possibile ricaricarlo tramite l’apposita porta USB o usando un caricabatterie. 

In entrambi gli apparecchi la temperatura non va oltre i 300°C, impedendo la  combustione della sostanza.

La differenza fondamentale tra vaporizzatore e sigaretta elettronica è che quest'ultima può essere utilizzata esclusivamente con l'apposito liquido, mentre il primo può nebulizzare i cannabinoidi di infiorescenze, oli ed estratti di cannabis light. L'atomizzatore della e-cig supporta soltanto i liquidi a base di glicole propilenico e glicerina vegetale, a cui possono essere aggiunti acqua, aromi e nicotina per ottenere un gusto in linea con le richieste dei vaper.

Il vaporizzatore, invece, permette di utilizzare una rosa di sostanze molto più variegata, grazie alla possibilità di impostare una diversa temperatura di riscaldamento in base alla sostanza. 

E-cig e vaporizzatori funzionano esattamente allo stesso modo. E allora perché sono così diversi? La sigaretta elettronica funziona grazie all'atomizzatore, un dispositivo in grado di nebulizzare l’e-liquid e disperderlo nell'aria, dopo averlo incanalato a grande velocità attraverso un filtro a maglia stretta. Quindi, la batteria riscalda le pareti della "canalina" che contiene le gocce di vapore acqueo a temperature tra i 120 e i 300°C.

I vaporizzatori, invece, contengono una camera di combustione in cui poter posizionare la sostanza da vaporizzare, generalmente molto più ampia rispetto al serbatoio per la cartuccia delle e-cig. La camera di combustione – che sarebbe più appropriato chiamare camera di riscaldamento - è un un vero e proprio piccolo forno, dalle pareti in ceramica o in lamina di metallo, e si riscalda con l'energia  proveniente dalla batteria fino a raggiungere una temperatura tra i 100 e i 300°C. 

Vaporizzatore

Trucchi e segreti per una corretta manutenzione 

La prima cosa da fare dopo aver svapato è ripulire la camera di riscaldamento dall’erba secca. Finché le pareti della camera saranno calde è sufficiente liberare la zona dai residui più grossolani; quando invece si sarà raffreddata, deve essere pulita in maniera più accurata, facendo particolare attenzione a ogni residuo, anche di piccole dimensioni di erbe essiccate, che possono essere rimossi con un pennellino. 

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Per pulire la camera di riscaldamento si possono utilizzare un batuffolo di cotone o un cotton fioc imbevuto di alcol isopropilico. La camera deve essere pulita con attenzione e, prima di fumare, bisogna accendere l'apparecchio con la camera vuota, per far evaporare l’eventuale alcool rimasto all'interno. 

Dopo aver pulito la camera, bisognerà effettuare una pulizia del resto del percorso che il vapore fa, da lì al bocchino. Per una pulizia corretta si consiglia l'uso di  alcool isopropilico, alcol puro al 99% che scioglie i residui di resina e disinfetta tutti i componenti del vaporizzatore. Per procedere alla pulizia, occorre smontare l'apparecchio e mettere in ammollo nell'alcol per alcuni minuti tutti gli elementi che compongono il bocchino. Dopo tutti i componenti devono essere sciacquati con acqua corrente calda.

I componenti in silicone, come ad esempio i tubi di inalazione, devono essere lavati con acqua calda e aceto, come anche le parti in legno che non possono essere bagnate con alcol.

La maggior parte dei vaporizzatori può essere pulito utilizzando questa tecnica, ma ogni apparecchio ha le sue particolarità e, prima di procedere alla pulizia, si consiglia di consultare il manuale d’uso o il sito web della casa produttrice per essere sicuri di non combinare guai. Per prolungare la vita del vostro dispositivo dovrete effettuare la procedura ogni volta possibile.

Grinder per erba

Cosa fare per far durare di più il tuo vaporizzatore?

Dopo avervi spiegato come pulire il vostro gioiello, per avere sempre a disposizione uno strumento performante e salutare, vi daremo cinque consigli preziosissimi per fare un buon uso del vostro vaporizzatore per marijuana. E farlo durare più a lungo possibile. 

Vaporizzatore per erba

  • Usa erba non troppo secca
  • Il vaporizzatore funziona meglio se può sfruttare l'umidità presente all'interno delle cime, che vengono riscaldate fino a far evaporare i “principi attivi”, che si trasformano in vapore da inalare. Questo processo non è ottimale se l'erba è troppo secca o vecchia. Le cime ben conciate e di buona qualità contengono maggiori livelli di umidità ed offrono una vaporizzazione eccellente.


  • Sistema bene l'erba nel braciere
  • Distribuire la cannabis in modo uniforme e compatto all'interno della camera di riscaldamento vi farà ottenere boccate piacevoli e saporite. La quantità dipenderà sia dal tipo di cannabis sia dal tipo di apparecchio. I vaporizzatori a conduzione, ad esempio, vanno generalmente riempiti con quantità inferiori rispetto ai vaporizzatori a convezione, nei quali l'aria calda circola attraverso le cime.


  • Fai scaldare bene il vaporizzatore prima di usarlo
  • I vaporizzatori moderni si riscaldano in pochissimo tempo, mentre quelli non recentissimi possono necessitare anche di un minuto per riscaldarsi a dovere. Al di là del tempo richiesto, è importante aspettare il completo riscaldamento e poi fare la prima boccata. Quando il vaporizzatore avrà raggiunto la temperatura corretta si potrà iniziare l'utilizzo, da avviare con una certa delicatezza: è consigliato partire con tiri brevi e poi di potenziare man mano l'intensità delle boccate. 


  • Mescola bene l'erba per evitare la combustione 
  • Indipendentemente dal tipo di vaporizzatore utilizzato, è consigliabile mescolare le cime nel braciere di tanto in tanto. Nei dispositivi a conduzione, l'erba mescolata sarà esposta al calore in modo uniforme evitando il rischio di combustione e producendo un vapore denso e potente. Con i vaporizzatori a convezione il rischio di combustione è inferiore, ma è comunque utile mescolare la cannabis per estrarre tutti i componenti attivi. 


  • Trita la marijuana nel modo corretto
  • Il tipo di vaporizzatore incide anche sulla grana dell'erba tritata. I dispositivi a conduzione necessitano di cannabis tritata molto fine, per poter esporre al calore tutte le particelle in maniera uniforme. Per i vaporizzatori a convezione, invece, è meglio usare un'erba tritata in modo più grossolano perché permetterà al calore di raggiungere con più facilità i cannabinoidi, senza ostruire il passaggio dell'aria. In ogni caso, se potete, se lo avete a disposizione sarebbe preferibile utilizzare un grinder per sminuzzare al meglio.

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    Un breve guida all'utilizzo del vaporizzatore (Mighty): 

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