Coltivazione di cannabis light

Cannabis light come rimedio naturale

In questo articolo vi racconteremo un po' di curiosità che abbiamo appreso conversando con i nostri follower sui social; alcuni di loro sono informatissimi, sempre sul pezzo e aggiornati con tutte le novità dai blog americani. Vi racconteremo come utilizzare la cannabis per tenere sotto controllo il colesterolo alto, come preparare tisane gustosissime e terapeutiche a base di cannabis e, ultimo ma non meno importante, vi spiegheremo cos'è il Ganja Yoga e come funziona. Pronti? Continuate a leggere! 

La cannabis ha decine di proprietà benefiche, utili nel trattamento di moltissimi disturbi, come il dolore cronico, lo stress, l'insonnia, il glaucoma, l'epilessia e i sintomi della sclerosi multipla. In alcuni casi, la marijuana ha il potere di far regredire i sintomi della malattia, in altri – come per l'insonnia e lo stress – ha dimostrato di avere grande potenziale nel trattamento definitivo di tali disturbi. 

Il web è pieno di consigli e trucchi su come usare la cannabis per ottenere il massimo dalle proprie infiorescenze. Ormai sono in tanti ad optare per rimedi naturali, grazie alle nuove consapevolezze sugli effetti benefici di molte cure naturali, rimedi alternativi ai farmaci tradizionali. 

La cannabis terapeutica, però, si è rivelata anche una grande alleata dei farmaci tradizionali: scegliere di utilizzare un rimedio naturale non vuol dire rinunciare del tutto ai farmaci tradizionali, che – ci teniamo a sottolineare – sono fondamentali nel trattamento della maggior parte delle patologie. Utilizzare un coadiuvante naturale può essere un supporto, riducendo l'introduzione di agenti sintetici nell'organismo, senza però sostituire del tutto i farmaci. 


Cannabis come superfood

Usare i semi nell'alimentazione è il nuovo mantra dei salutisti. È un modo per fornire all'organismo gli strumenti necessari per combattere dall'interno disturbi e patologie, senza dover ricorrere ai farmaci tradizionali. I semi di canapa, ad esempio, sono un vero e proprio rimedio naturale contro molti disturbi, anche se non tutti ancora ne sono a conoscenza. Sono davvero piccoli, ma perfettamente in grado di prevenire e curare il colesterolo alto e i disturbi cardiovascolari, proprio come ci ha raccontato Francesca, una nostra follower di Instagram. 

Confetti al cbd

Francesca ci segue da circa un anno, da quando suo figlio le ha spiegato che i semi di cannabis possono dichiarare guerra al colesterolo alto. Il figlio di Francesca è un nostro cliente affezionato, consumatore della cannabis light di Terre già da anni. 

Francesca era scettica, non aveva mai avuto a che fare con la cannabis, ma la promessa del figlio l'ha convinta e ha deciso di tentare. Il colesterolo in questione non è il suo, ma quello del marito, che proprio non ne vuole sapere di limitare formaggi e grassi saturi. 

Sin dall’antichità i semi di cannabis erano usati a scopi terapeutici: secondo una credenza antica, ingerirne una manciata almeno una volta al giorno garantiva costituzione sana e lunga vita. Oggi finalmente, dopo anni nell’ombra, le loro proprietà sono state scoperte e ne è stato riconosciuto l'effetto benefico sul nostro corpo. 

I loro valori nutrizionali sono eccellenti: contengono tutti gli aminoacidi essenziali, hanno un equilibrio perfetto tra Omega 3 e Omega 6. Ma il loro vero segreto è essere i nemici giurati del colesterolo cattivo.  

Utilizzare questo piccolo alimento ogni giorno è fondamentale per mantenere livelli ridotti di colesterolo e abbassare chi, ahimè, tali livelli li ha fin troppo elevati. Proprio come il marito di Francesca, che li adora, da quando ha capito che assumerne un po' al giorno gli permette di non rinunciare al suo amatissimo pezzo di formaggio dopo cena. 


Tisane e thè alla cannabis

C'è un'altra utente di Instagram con cui ci confrontiamo spesso. Lei si chiama Chiara ed è un'esperta di tè, infusi e tisane di ogni genere, ha 29 anni ed è una biologa. È anche una grande appassionata di tè e infusi 100% home-made, che prepara da sola andando a caccia di ingredienti particolari, spezie scalda cuore e frutti esotici. 

Cime di cannabis light

Il suo canale Instagram è dedicato infatti proprio alle sue preparazioni, che sono belle, buone e super profumate. Chiara mixa i suoi blend per ricreare una sensazione, un aroma o un momento; produce miscele ayurvediche e terapeutiche, anche a base di cannabis light

Il tè sta vivendo un momento molto fortunato: da classico rituale del pomeriggio, com’è usanza nel Regno Unito, sta diventando la routine di tutta la giornata. Addio al tè delle 5, in Italia spopola il “wonderful time”, la nuova tendenza abbracciata da tutti coloro che amano bere tè, tisane o infusi, da soli o in compagnia, in qualsiasi momento, luogo e situazione. 

Quasi 4 italiani su 10 (38%) bevono tè o tisane ogni giorno, mentre il 42% dalle due alle tre volte a settimana. Uno su 3 (31%) lo fa da solo, contro il 48% che preferisce condividere questo momento con gli amici. 

La tendenza, inoltre, è diffusa anche nell’universo maschile, dato che, contro ogni pronostico, il 41% degli amanti degli infusi è uomo. Chiara ha deciso di sfruttare l'onda lunga di questa tendenza, inaugurando un profilo Instagram dedicato proprio a tè, infusi, mug e affini. 

Ci ha menzionati in una Instagram Story in cui raccontava una sua nuova creazione: un tè a base di cannabis light, prodotto con le infiorescenze della nostra Volare. Chiara utilizza il latte chai per permettere ai cannabinoidi di sciogliersi al 100%, cosa che non avverrebbe mettendo in ammollo l'erba nell'acqua.

I cannabinoidi infatti sono liposolubili e non idrosolubili, perciò hanno bisogno di essere disciolti in un liquido grasso. 


Per la ricetta di Chiara avrete bisogno di: 


- 0,5 gr di infiorescenze di marijuana legale

- 1/2 cucchiaino di burro

- 1 bustina di tè chai

- 240 ml di latte intero

- 120 ml di acqua

- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia

- 2 cucchiaini di zucchero

Tisana alla cannabis

Il primo passo è sminuzzare la cannabis utilizzando un grinder, per aumentare la superficie esposta al liquido. È importante avere cura di rimuovere eventuali semi e steli, se presenti. Una volta pronta, bisogna unire la cannabis al latte, al burro e all’estratto di vaniglia, versare il composto in un frullatore e mescolare fino ad ottenere un liquido omogeneo. 

Tale miscela andrà poi fatta riposare per almeno un’ora in modo da consentire agli aromi dati dai terpeni e dalla vaniglia di uniformarsi fondendosi tra loro. Occorrerà successivamente aggiungere l’acqua e portare a leggero bollore il composto, mantenendolo a fuoco moderato per circa 30 minuti. 

Sarà opportuno monitorare il contenitore, per verificare che il liquido non evapori in maniera eccessiva; se questo dovesse succedere la nostra amica Chiara consiglia di aggiungere acqua. 

Trascorsi 30 minuti occorrerà poi aggiungere la bustina di tè chai al composto, mantenendo il tutto in infusione per circa 5 minuti. Una volta raffreddata leggermente la bevanda, occorrerà eventualmente filtrarla con un colino a maglia fine, per poi dolcificare a piacere prima dell’assunzione. Noi l'abbiamo provata in ufficio ed è buonissima. Grazie Chiara! 


Ganja Yoga, una novità a stelle e strisce

Ultimamente si sente molto parlare di Ganja Yoga, una nuova disciplina che unisce lo yoga al consumo di cannabis. In poco tempo la disciplina è diventata popolarissima negli U.S.A. e in altri paesi dove la cannabis è legale. Noi lo abbiamo scoperto sempre su Instagram, grazie a Luisa, cliente affezionata di Terre e appassionata di Ganja Yoga con le infiorescenze di Terre di Cannabis. 

In verità, praticare yoga e assumere cannabis è una consuetudine antichissima in India, paese dove lo yoga è nato e cresciuto. L'India, in tempi passati, è stata molto più tollerante nei confronti del consumo di cannabis: fumare veniva considerato un modo per aprire la mente e rilassare il corpo, un gesto quasi spirituale e religioso che ben si sposava con discipline complesse quali la meditazione e lo yoga.

Una ragazza bellissima sta facendo yoga

Secondo gli esperti di questa disciplina, fumare marijuana prima di praticare yoga è molto utile per raggiungere un livello superiore nella pratica, disinibire il corpo, rilassare la mente e migliorare in toto l’esperienza. L’idea è quella che i cannabinoidi - nella giusta dose - aiutino a concentrarsi sul corpo, sul contatto con la terra e sul respiro, svuotando la mente da pensieri inutili o dannosi. 

Inoltre, il consumo di CBD ha la capacità di facilitare la distensione ed il recupero a livello muscolare, limitando le possibilità di contratture e strappi fastidiosi. La pratica dello yoga sotto l’effetto di cannabis è sicuramente per molti un’esperienza particolare e positiva, che ha la capacità di rimettere in pace mente e corpo in modo naturale e dolce.

Per i più ortodossi si tratta di un'inutile stratagemma, a volte anche potenzialmente dannoso. Noi restiamo scettici, ma la nostra amica yogina sembrava davvero rilassata! 

Un video dal web sulla cannabis come rimedio naturale

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