Coltivazione di marijuana legale in Italia

Canabis: le 5 domande a cui saper rispondere

La cannabis sativa viene utilizzata da migliaia di anni sia a scopo medico, pensiamo all’antica medicina cinese, che a scopo ricreativo.

C’è chi è convinto che possa essere chiamata droga e abbia tanti effetti negativi, chi invece pensa che abbia solo effetti positivi.

Ma è una droga oppure no? In questo articolo proveremo a rispondere a questa e ad altre domande. Ecco che cosa vedremo:

  • La cannabis è una droga?
  • La cannabis è dannosa?
  • Ci sono sintomi che dicono che la cannabis è dannosa?
  • Quante persone usano cannabis?
  • Perché si usa la cannabis?

cannabis lightLa cannabis è una droga?

Nonostante parte dell’opinione pubblica la consideri tale e nonostante nel 2021 sia ancora illegale in diversi paesi compreso il nostro, la Cannabis Sativa non è una droga.

Anche l’Onu, il 2 dicembre 2020, si è pronunciata in merito, riconoscendo ufficialmente le proprietà medicinali della cannabis ed eliminandola dalla lista delle sostanze narcotiche.

La Cannabis è una pianta che appartiene alla specie delle cannabinacee e in molte zone del mondo cresce in modo naturale. Al suo interno ci sono diversi principi attivi, alcuni dei quali possono creare delle alterazioni dello stato mentale. Alterazioni leggere, va precisato, che nulla hanno a che vedere con gli effetti collaterali, psicoattivi o allucinogeni delle droghe sintetiche.

Il principio attivo più utilizzato a scopo ricreativo dalla maggior parte dei consumatori di cannabis è il THC (tetraidrocannabidiolo) ed è l’unico tra quelli individuati fino ad oggi ad avere effetti psicoattivi.

L’effetto provocato dal THC non è altro che una impercettibile alterazione che può provocare effetti rilassanti e distensivi, nel caso di una varietà a dominanza indica ed effetti più euforizzanti, che stimolano creatività e socialità nel caso delle varietà a dominanza sativa.

Dopo aver fumato, un consumatore di cannabis che abbia utilizzato una varietà ad alto contenuto di THC, manterrà comunque il controllo e sarà lucido, seppure magari leggermente rallentato. Si tratta però di un effetto che non può essere paragonato né a quello provocato da altre droghe, né a quello del “semplice” alcool, che pur non essendo considerato una droga, ha numerosi effetti negativi e diversi effetti collaterali.

Per quanto riguarda invece gli altri principi attivi e nello specifico gli altri cannabinoidi contenuti nella cannabis, il problema non si pone. Cannabidiolo (CBD) e cannabigerolo (CBG), i due principi attivi alla base della cannabis light, non provocano alcun effetto psicoattivo.

cannabis

La cannabis è dannosa

La cannabis sativa è una pianta che offre numerosi principi attivi, che vengono impiegati anche in uso medico per le loro potenzialità.

In questo senso sia il THC, che il CBD e il CBG, trovano spazio nei trattamenti a base di cannabis terapeutica. Pensate che per la manovra finanziaria 2021 sono stati stanziati 2,6 milioni di euro per l’incremento della produzione di cannabis per uso medico e 1,7 milioni per assicurarne la disponibilità sul territorio nazionale.

Inoltre, da qualche anno la cannabis light viene utilizzata quotidianamente da persone che, stufe degli effetti negativi dei farmaci sintetici, cercano rimedi naturali privi di effetti psicotropi per trattare alcuni disturbi. Da quelli più semplici seppur fastidiosi come l’insonnia e il dolore muscolare a quelli più complessi e delicati come, ad esempio, il glaucoma o l’epilessia.

È chiaro che in questo senso la cannabis non solo non è dannosa, ma è addirittura benefica.

Nel caso della cannabis ad alto contenuto di THC utilizzata a scopo ricreativo o quotidiano vanno fatte delle precisazioni.

Quando ci si chiede se la cannabis è dannosa o meno, è importante saper operare una distinzione tra uso e abuso, come sarebbe opportuno fare con qualsiasi sostanza. Anche il cioccolato può diventare dannoso se ne mangiamo dieci tavolette al giorno o se è l’unico cibo di cui ci nutriamo durante il giorno. Persino le banane possono provocare effetti negativi se mangiate in eccesso per via dell’alto contenuto di potassio in esse contenuto

Fare uso di cannabis in modo consapevole non è dannoso, abusarne invece può essere controproducente e influire magari negativamente sul nostro stile di vita quotidiano, sulla resa nel lavoro e persino nei rapporti sociali.

È una questione soggettiva: ognuno di noi dovrebbe essere in grado di fare un uso della cannabis controllato. Una volta compreso l’effetto della cannabis sul nostro organismo, dovremmo essere in grado di auto-regolarci in modo da prevenire eventuali effetti collaterali.

L’ aspetto senz’altro dannoso del fumare cannabis, è relativo al problema della combustione e dell’assunzione reiterata di tabacco (nel caso adoperassimo una mista con tabacco).

Sono combustione e tabacco a provocare i maggiori danni all’apparato respiratorio. Non è quindi la cannabis ad essere dannosa ma il modo in cui siamo abituati ad assumerla.

Una scelta intelligente può essere quella di scegliere un vaporizzatore per erba e sostituire completamente il tabacco con la marijuana legale.

Un’altra cosa a cui fare attenzione sono le sostanze che possono essere contenute nella cannabis. È importante che le infiorescenze non provengano da terreni coltivati con pesticidi o fertilizzanti chimici, che possono effettivamente rendere dannose le piante di cannabis e comprometterle a nostra insaputa.

fiore di cannabis

La stessa cosa vale per l’hashish, che può essere tagliato con sostanze nocive.

Purtroppo, quando si tratta di varietà di cannabis ad alto contenuto di THC, stiamo parlando di mercato nero e salvo qualche rara eccezione di audaci coltivatori, è difficile garantirsi la stessa qualità che è possibile assicurarsi acquistando erba legale coltivata biologicamente.

Infine, è consigliabile non guidare dopo aver fumato soprattutto se abbiamo fumato un’erba che contiene una massiccia quantità di THC, e in generale non fumare durante le attività lavorative. Meglio iniziare dal tardo pomeriggio o limitare l’utilizzo di cannabis al momento prima di andare a dormire, così da conciliare il sonno in modo naturale.

Nel caso voleste vaporizzare anche di giorno, meglio scegliere una cannabis sativa e lasciarci della rilassante cannabis indica solo per la sera.

Anche mischiare cannabis e alcool non è consigliabile e qualora dovesse accadere, sempre meglio essere cauti e farlo in piccole dosi.

Ovviamente questo non vale per la marijuana legale, che non provoca effetti collaterali né alterazioni psichiche.

cannabis legale


Ci sono sintomi che dicono che la cannabis è dannosa?

Come abbiamo visto, la cannabis può essere dannosa dal momento in cui se ne abusa o quando diventa occasione per assumere troppo tabacco o ancora se la sua origine non è controllata

Per quanto riguarda i sintomi che dovrebbero aiutarci a riconoscere che la cannabis sta avendo effetti negativi sul nostro organismo, non esistono sintomi standard, perché, ognuno di noi reagisce diversamente agli effetti della cannabis.

Tuttavia, può essere utile osservare se e in che modo ha cambiato le nostre abitudini. Se lo ha fatto e sta provocando caos e disagio nella nostra routine quotidiana, dovremmo accorgercene. E se siamo troppo immersi per rendercene conto, qualcuno ce lo farà notare.

Se fare uso di cannabis ci impedisce di svolgere al meglio le nostre attività lavorative, se dopo aver fumato cannabis ci sentiamo angosciati e non abbiamo voglia di interagire con il mondo o se la cannabis sativa è diventata l’unica priorità nella nostra vita, stiamo andando nella direzione sbagliata.

Ancora una volta dipende da come scegliamo di utilizzarla.

Per quanto riguarda i sintomi fisici, spesso tra gli effetti collaterali attribuiti alla cannabis ci sono asma, bronchite, tosse e altri disturbi dell’apparato respiratorio.

Come già detto però, sono tabacco e combustione a provocare disturbi di questo tipo e non la cannabis in quanto tale.

Allo stesso modo, anche il colore e il tono della pelle possono risentire della combustione e della nicotina. Un vaporizzatore eviterà questo tipo di effetti collaterali.

Va da sé, che il consumo di cannabis non deve degenerare in abuso. In quel caso, le infiorescenze potrebbero realmente irritare i nostri bronchi e il THC compromettere la nostra stabilità psicologica e sociale.

coltivazione marijuana

Quante persone usano cannabis?

Si stima che in Italia, circa 6 milioni di italiani facciano uso di cannabis regolarmente e che sia un trend in costante crescita da decenni.

Nell’ultimo anno poi, il lockdown ha fatto registrare una crescita ulteriormente rilevante nel consumo di cannabis. La fascia d’età che utilizza maggiormente la cannabis sativa è quella compresa tra il 15 e i 64 anni.

Si tratta di un numero davvero consistente. È un vero peccato che il l’uso di cannabis debba spingere le persone ad acquistare dal mercato nero.

cannabis light

Un’eventuale legalizzazione farebbe molto di più che riempire le casse dello Stato e darebbe una grande mano in un momento di crisi economica come quella che l’Italia attraversa da diversi decenni.

Da quando è entrata in commercio, la cannabis light ha avuto molte soddisfazioni e sono in molti gli ex consumatori di cannabis ad alto contenuto di THC che hanno rivolto le loro attenzioni ai nuovi principi attivi.

È un’ulteriore prova che i pregiudizi verso la cannabis sativa cominciano ad assottigliarsi e che la maggior parte delle persone ha potuto sperimentare personalmente gli effetti della cannabis, quelli benefici, riabilitando così una sostanza considerata ingiustamente pericolosa per troppo tempo.

Perché si usa la cannabis?

L’uso di cannabis può essere imputato a diverse ragioni, tutte assolutamente lecite.

C’è chi la utilizza per uso medico perché è in cura con un trattamento a base di cannabis terapeutica.

C’è chi utilizza la cannabis sativa ad alto contenuto di THC prevalentemente a scopo ricreativo, per rilassarsi, in situazioni di aggregazione con gli amici (quando si poteva) o semplicemente al posto di un paio di bicchieri di vino.

L’uso di cannabis è così popolare perché sia nelle sue varietà di cannabis sativa, che in quelle di cannabis indica, ha molti effetti positivi, apprezzati in tutto il mondo da persone di diverse fasce d’età.

Ecco i principali effetti positivi che tutti i consumatori di cannabis riconosceranno:

  • genera una sensazione di relax
  • aiuta a controllare l’umore
  • stimola la serotonina e quindi il buonumore
  • può amplificare la capacità creativa e la socialità
  • innesca una percezione più profonda delle proprie emozioni e di quelle degli altri
  • aiuta a concentrarsi

Come vedremo dall’elenco però, gli effetti negativi generati dall’abuso di cannabis a base di THC sembrano quasi essere gli opposti degli effetti positivi.

Vediamo i principali in modo da riconoscerli, evitarli e prevenirli:

  • può rendere apatici e svogliati
  • può provocare attacchi di panico
  • può abbassare il tono dell’umore
  • può rendere chiusi e asociali
  • può rendere sospettosi e paranoici
  • può rallentare i riflessi
  • può provocare tachicardia

La cannabis legale invece, viene utilizzata sia per contrastare alcuni disturbi, tra i quali il dolore cronico, l’insonnia, i disturbi dell’umore e anche la dipendenza da THC, sia a scopo ricreativo in sostituzione o in associazione alla cannabis con elevate quantità di THC.

Coltivare cannabis light è legale purché la quantità di THC non superi lo 0,2%.

Nel caso vogliate provare delle varietà di marijuana light, date un’occhiata al nostro sito web. Potrete trovare diverse varietà al CBD, delle imperdibili novità al CBG e dei vaporizzatori per erba di ultima generazione.

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