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Abbiamo pensato ad uno sconto speciale dedicato a tutti i nostri clienti: Un pensiero di fine estate, in quel periodo dell'anno in cui siamo alle prese con il ritorno alla normalità, alla vita di tutti i giorni. E se l'estate ci ha lasciato dei bei ricordi, vogliamo continuare a tenerli vivi.

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Cannabis

L'offerta è valida fino al 27settembre

Noi di Terre di Cannabis seguiamo tutta la filiera: dalla coltivazione alla distribuzione dei fiori di cannabis, non abbiamo intermediari e possiamo offrire un prodotto di alta qualità ad un prezzo conveniente. Metodo ed esperienza sono il nostro sigillo di garanzia per infiorescenze di cannabis light Top Quality.

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Chi siamo?

La nostra azienda è stata fondata nel 2018, coltiviamo 10ettari di Canapa in diverse regioni italiane: Abruzzo, Emilia-Romagna, Veneto, Puglia e Toscana. Abbiamo creato una rete che comprende i migliori growers, genetisti ed esperti della cannabis per offrire la migliore marijuana legale.

Abbiamo grande cura delle nostre piante: ogni fiore di TerreDiCannabis porta in sé una straordinaria storia di uomini e donne fatta di fatica ed orgoglio. Crediamo nel Made in Italy, nella cultura del “saper fare” che ci hanno lasciato in eredità i nostri nonni.

Coltivazione cannabis light

Che cos'è la Cannabis light?

La cannabis light è una varietà di cannabis sativa che contiene gli stessi principi attivi della marijuana tradizionale ma in percentuali diverse e molto ridotte. Le piante di canapa provengono da varietà di Cannabis sativa appositamente ibridate per utilizzi industriali e agricoli. Questo processo protratto nel tempo ha trasformato la Cannabis in una pianta molto diversa.

L’elemento oggetto del cambiamento è il tetraidrocannabinolo, il principio attivo meglio conosciuto come THC. Si tratta di uno degli oltre sessanta cannabinoidi biologicamente attivi contenuti nella Cannabis. Nella cannabis light, la presenza di Thc è molto bassa, quasi nulla, di solito varia tra 0,2 a 0,6%. La cannabis light è famosa soprattutto per un altro cannabinoide presente, il Cbd o Cannabidiolo, una molecola che non ha effetti psicotropi ma dotata di molte proprietà benefiche.

Cos'è Il Cbd?

E ora prendiamo in analisi il CBD: la sua principale differenza dal THC (e -diciamolo- il motivo per cui è a lungo rimasto nell’ombra del “fratello maggiore”) è che il CBD non è un composto psicoattivo: non altera i sensi o lo stato di coscienza in misura sostanziale, insomma: non “sballa”. Questo suo aspetto lo ha reso particolarmente interessante per la comunità scientifica, e per lo stesso motivo non è soggetto ad alcuna restrizione legale: nessun Paese vieta il consumo di CBD (con l’eccezione del Regno Unito, dove il CBD rientra tra le droghe schedule-1 e quindi, tecnicamente, illegale), e attualmente lo si trova in commercio soprattutto nelle forme di caramelle o gomme da masticare, creme e concentrati liquidi (che tuttavia non devono avere un contenuto di THC superiore allo 0,05%).

Cannabis

Benché la ricerca medica in merito sia tuttora tarata dal pregiudizio che accomuna THC e CBD, quest’ultimo ha già dato prova di essere un composto ricco di proprietà.

Il CBD è infatti in grado di interagire con le cellule ricettrici, aumentando la risposta del sistema nervoso umano. Si tratta, inoltre, di un efficace inibitore naturale. Queste virtù ne fanno un ottimo alleato nel trattamento di varie forme di schizofrenia, disturbo d’ansia sociale e depressione.

Sul piano prettamente fisiologico, invece, si è dimostrato efficace contro emicranie, spasmi muscolari, infiammazioni e artriti. Un suo punto di forza dal punto di vista dell’impiego medico è la possibilità della sua somministrazione senza andare incontro agli effetti collaterali inevitabilmente indotti (e non necessariamente desiderati) dal THC: alterazione dei sensi, sensazione di appesantimento, letargia.

E’ proprio su queste basi che una parte della comunità scientifica spinge per terminare la ricerca di tutte le sue caratteristiche: passo necessario per poterlo definitivamente ascrivere alla categoria dei farmaci.

Il CBD influisce anche sugli effetti del THC potenziandone l'efficacia analgesica e prolungandone la durata di azione, e al tempo stesso ne riduce gli effetti collaterali su frequenza cardiaca, respirazione e temperatura corporea. Non è un caso che alcuni fra coloro che utilizzano marijuana o derivati a scopo ricreativo ne accompagnano l’assunzione a piccole dosi di CBD per “ammorbidirne” l’effetto e attenuarne i picchi indesiderati.

Insomma, con un po’ di disinvoltura si potrebbe dire che il CBD è il “fratello assennato” del THC, e se per alcuni aspetti sono simili, per altri aspetti sono quasi agli antipodi: il THC può infatti occasionalmente indurre stati di ansia o paranoia (soprattutto su assuntori sporadici), mentre come detto il CBD è un anti psicotico. A seguito di una somministrazione sperimentale di THC e CBD alternativamente su cento trentaquattro soggetti per verificarne gli effetti psicotomimetici, nessuno dei volontari ha lamentato sintomi associabili ad ansia o paranoia mentre si trovava sotto l’effetto del CBD.

Un’altra differenza radicale è che mentre uno dei principali motivi per cui molte persone fanno uso di marijuana è la sua proprietà soporifera, il CBD invece ha un effetto più leggero, attenuato e in certi casi può ridurre anche gli effetti dell’insonnia, sono le varietà con alte concentrazioni di THC a provocare sonnolenza a chi le assume, caratteristica meno pronunciata in quelle varietà con livelli bassi di THC o alti di CBD.

Proprio le loro differenze hanno indotto e stanno inducendo molti coltivatori a selezionare piante di Cannabis con percentuali di CBD elevate e basso contenuto di THC.

Come coltiviamo la Cannabis:

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