Fiori di cannabis

Quando mandare in fioritura la marijuana?

Per assicurarsi di raccogliere marijuana in abbondanza è necessario seguire con cura il processo di fioritura, settimana per settimana. Commettere degli errori durante questa fase vuol dire nella maggior parte dei casi compromettere il raccolto in termini di quantità e di quantità. 

Questo vale anche per le coltivazioni indoor, dato che i coltivatori outdoor, durante la fioritura, dovranno comunque assecondare e supportare il processo di crescita naturale delle piante. In questo articolo approfondiremo dettagliatamente il tema fioritura, ecco cosa vedremo:

  1. Differenza indoor/outdoor in fioritura
  2. Fioritura outdoor
  3. Gestire la fioritura indoor
  4. I problemi della fioritura
  5. Campionare i cannabinoidi per capire la % di principio attivo

Differenza indoor/ outdoor in fioritura

La prima fase di crescita delle piante di cannabis è, come per tutte le altre piante, la fase di crescita vegetativa. Si tratta di una fase molto importante, che precede la fioritura. La pianta sviluppa il suo sistema radicale, cresce in altezza, mette i suoi rami, le sue radici e le sue foglie e si rafforza in vista dei fiori che si inizieranno a sviluppare nella fase successiva.

Ad un certo punto vedrete spuntare i primi pistilli, che sono come dei piccoli filamenti bianchi. 

Vuol dire che la fase vegetativa è terminata e la pianta è pronta per avviarsi verso la fase di fioritura. Questo momento in natura, come sapranno bene i coltivatori outdoor, coincide con la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. 

Periodo dell’anno in cui le giornate si accorciano e l’esposizione al sole diminuisce, mentre aumentano gradualmente le ore di buio fino ad arrivare a un ciclo di luce bilanciato di 12 ore di luce e 12 ore di buio.

Ecco la prima e forse unica differenza tra i due tipi di fioritura. Nella coltivazione indoor, che utilizza sistemi di illuminazione artificiale per la crescita delle piante, il fotoperiodo viene ovviamente riprodotto artificialmente e questo significa due cose:

  • la fioritura deve essere indotta
  • il ciclo naturale della crescita delle piante può essere alterato

La fioritura in coltivazione indoor va quindi controllata e porta con sé la possibilità di modificare il ciclo naturale della crescita delle piante. 

A riguardo ci sono pensieri contrastanti, c’è chi lo fa abitualmente per velocizzare il raccolto, sfruttando al massimo le potenzialità di questo tipo di coltivazione, chi invece pensa che sia nocivo per la crescita delle piante.

Durante la fioritura, in entrambi i tipi di coltivazione, le piante devono essere monitorate settimana per settimana. Durante le prime due settimane di fioritura bisognerà in entrambi i casi fare attenzione a due cose:

  • Non cambiare subito fertilizzante ma continuare con quello utilizzato durate la crescita vegetativa. In questi primi quindici giorni infatti la pianta di marijuana continuerà a crescere, in alcuni casi potrebbe anche raddoppiare. Continuate ad aiutarla e niente paura: vuol dire solo che sta diventando forte per i fiori che si inizieranno a sviluppare di lì a poco.
  • A meno che non sia una scelta consapevole e in caso non avessimo utilizzato semi femminizzati, le piante femmina devono essere isolate così da eliminare ermafroditismi, che potrebbero generare la presenza fastidiosa di troppi semi nelle cime.

Riconosciamo le piante maschio perché sviluppano sacche tondeggianti, invece che pistilli. Senza eccedere, dalla seconda settimana possiamo iniziare a utilizzare il fertilizzante per la fioritura continuando a monitorare le piante settimana per settimana, evitando di sottoporle a qualsiasi tipo di stress.

Coltivazione cannabis

Fioritura outdoor

I coltivatori outdoor hanno la natura dalla loro parte. Dal punto di vista del ciclo di luce, non devono preoccuparsi di niente se non di seminare al momento giusto e in caso di temperature eccessivamente elevate coprire le piante con dei teli fotoresistenti.

Sapendo che la fase di crescita vegetativa delle piante di cannabis dura circa sessanta giorni, il coltivatori outdoor semineranno la loro cannabis o perché no cannabis legale intorno a maggio in modo da assicurarsi l’inizio della fioritura con la fine di agosto.

Alla vista dei primi pistilli, i coltivatori outdoor cominceranno a cambiare gradualmente fertilizzante, introducendo fosforo e potassio e riducendo gradualmente l’azoto fino alla sua totale eliminazione.

Inoltre, durante la fioritura e soprattutto nelle prime quattro settimane in cui stanno comparendo le cime che si inizieranno a sviluppare, i coltivatori outdoor dovranno assicurarsi che la pianta non subisca stress eccessivi, per esempio temporali molto forti o l’attacco di insetti e parassiti.

Per avere più raccolti in zone meno miti, i coltivatori outdoor potrebbero decidere di indurre la fioritura a tempo debito aumentando le ore di buio con l’utilizzo di un apposito telo coprente.

Cannabis

Gestire la fioritura indoor

La fioritura indoor viene indotta nel momento in cui viene alterato artificialmente il ciclo di luce e si passa dalle 18 ore di luce e 6 di buio a 12 ore di luce e 12 di buio.

Questa operazione deve avvenire al momento giusto, cercando di rispettare il più possibile i tempi di crescita vegetativa della nostra varietà di cannabis, che trattandosi di coltivazione indoor, avremo scelto tenendo conto degli spazi e dei mezzi a nostra disposizione.

Sarebbe bene modificare il ciclo di luce a partire dall’apparizione dei primi pistilli.

È importante continuare a supportare la crescita delle piante con il fertilizzante adatto, senza avere fretta di passare a quello per fioritura, almeno per due settimane. 

Durante la fioritura la pianta ha bisogno di fosforo e potassio, che possiamo introdurre dalla seconda settimana in poi, in modo graduale. Ricordate di non eccedere né in fertilizzante né in acqua.

Indispensabile da questo momento un adeguato sistema di ventilazione per evitare l’umiditàDopo le prime due settimane le piante di cannabis inizieranno a sviluppare le prime bozze di cime. Diminuiremo gradualmente l’azoto per aumentare fosforo e potassio, sostanze nutritive di cui le piante hanno molto bisogno in questo momento.

Continuiamo a monitorare la nostra pianta settimana per settimana durante tutta la fioritura, facendo attenzione a eliminare ogni foglia di marijuana di troppo, i rami o le foglie compromesse, tutto quello che potrebbe togliere sostanze nutritive, che ora vanno concentrate sulle cime che si stanno formando.

Cannabis

I problemi della fioritura

I principali nemici della fioritura sono:

  • Muffe, sono la più grande minaccia per le nostre piante. Assicuriamoci che non ci siano ristagni d’acqua, controlliamo sempre temperatura e ventilazione. Teniamo la pianta pulita e eliminiamo ogni foglia di marijuana ingiallita o rovinata. Usiamo solo attrezzi e forbici puliti per trattare le nostre piante. E…pratichiamo preventivamente una potatura apicale.
  • Scarso drenaggio: un terriccio ben drenato è un terriccio fortunato, questo vale per tutte le piante, compresa la pianta di marijuana. Un buon drenaggio del terreno, realizzato ad esempio con l’argilla espansa, eviterà la putrefazione delle radici e aiuterà a far respirare meglio la pianta. 
  • Eccesso d’acqua: bisognerà aumentare l’acqua settimana per settimana, ma partire con quantitativi molto modesti soprattutto nelle prime due settimane
  • Eccessi di fertilizzante: se fertilizziamo troppo non cresceranno di più, semplicemente si bruceranno. Eliminiamo gradualmente l’azoto a partire dalla terza settimana di fioritura.
  • Mancanza di sostanze nutritive: non dimentichiamo di introdurre fosforo e potassio in modo graduale dalle prime due settimane.
  • Luce sbagliata (coltivazione indoor): durante la crescita vegetativa prediligeremo una luce fredda, durante la fioritura invece sarà meglio utilizzare una luce calda e dorata
  • Buio non buio: la fase di buio del ciclo di luce è disturbata da una fonte di luce? Meglio correre ai ripari perché la pianta è sensibile a queste alterazioni e ama il buio completo.
  • Carenza di calcio: circa a metà fioritura è buona norma cominciare a introdurre gradualmente un po' di calcio, che aiuta a mantenere la pianta sana in questa fase di sforzo
  • Temperature troppo basse o troppo alte: l’ideale è che le piante di cannabis siano a una temperatura che va dai 24 ai 30 gradi. Temperature inferiori o superiori possono nella maggior parte dei casi rallentare la crescita delle piante e in qualche caso arrestarla del tutto.
Cannabis light

Campionare i cannabinoidi per capire % di principio attivo

Tramite processi di screening e di analisi, è possibile identificare i cannabinoidi e quantificarne la percentuale contenuta.

Questo permette di fornire con sicurezza certificata prodotti di alta qualità anche terapeutica, per esempio ad alto contenuto di CBD e CBG, sui quali sono state e continuano a essere fatte importanti scoperte sul piano medico e farmacologico. 

Le tecniche di campionamento vengono anche utilizzate per assicurarsi che la percentuale di THC contenuta nella cannabis leale sia realmente dello 0,2%, quindi nei limiti consentiti dalla legge. 

Infine, è il metodo utilizzato per stabilire il quantitativo di THC contenuto nelle piante di cannabis in caso di coltivazioni non legali. In ogni caso, è importante sapere che un eventuale campionamento, va fatto non durante la fioritura ma a fioritura avvenuta

Durante la fioritura, la pianta di marijuana non ha ancora sviluppato la percentuale massima di principio attivo perciò il campionamento potrebbe essere falsato.

La nostra cannabis legale è coltivata in modo biologico e certificato, ha un contenuto molto alto di CBD e un contenuto di THC che rientra perfettamente nei canoni della legge vigente.

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